martedì 2 febbraio 2010

Milano: una via Almirante alla Barona?



Coordinamento ANPI zona 6. Milano.
Cortese attenzione Presidente e consiglieri tutti. Comune di Milano, Circoscrizione zona 6.
A seguito mozione, presentata in data 25/01/2010 presso la soprascritta Istituzione, “Una strada intitolata a Giorgio Almirante”; il Coordinamento delle sezioni ANPI di zona, e l’assemblea tutta sezione ANPI Barona, riunita in data odierna per i lavori congressuali annuali, esprime rammarico e preoccupazione per simile proposta avanzata proprio nella stretta vicinanza della giornata della Memoria, ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano. Pensiamo che tale proposta sia da non prendere in considerazione, come molte città e paesi d’Italia hanno già fatto. Ricordiamo che Almirante fu firmatario nel 1938 del Manifesto della razza, e che dal 1938 al 1942 collaborò alla rivista La difesa della razza come segretario di redazione. Ricordiamo che Almirante con il ruolo di tenente della brigata nera si impegnò nella lotta ai partigiani in particolare in Val d' Ossola e nel Grossetano; qui, il 10 aprile 1944, apparve un manifesto da lui firmato, in cui si decretava la pena della fucilazione per tutti i partigiani (definiti "sbandati", all'interno del manifesto) che non avessero deposto le armi e non si fossero prontamente arresi, suscitando feroci repressioni compiute dai fascisti in quelle zone; a titolo di esempio basti ricordare che nella sola frazione di Niccioleta, a Massa Marittima, tra il 13 ed il 14 giugno 1944 vennero passati per le armi 83 minatori. Chiediamo dunque il ritiro della mozione o la non approvazione. Comunichiamo inoltre che questa nostra richiesta, chiederà immediatamente sostegno ed adesione a tutti i partiti politici, le associazioni, i movimenti, i sindacati della zona e di Milano, portando a conoscenza di tale mozione la Comunità Ebraica e l’ANED Milanese. Certi di un vostro pronto riscontro in merito. Porgiamo distinti saluti.
Il coordinatore ANPI zona 6. - Ivano Tajetti.
Il presidente Assemblea ANPI Barona. - Massimo Camerini
Milano, 31 gennaio '10
da: Anpi Barona

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

con una manifestazione, in ottobre a Castellamonte, si è riusciti ad impedire che un ponte in costruzione gli venisse titolato
(rif. a questa pag. http://www.wikio.it/italia/piemonte/castellamonte)

Unknown ha detto...

Ti ringrazio per aver ricordato il caso di Castellamonte, del quale ero stato informato da Franco Bergoglio, che ha pubblicato al riguardo un articolo su Liberazione del 3/9/09: "Castellamonte dice no al revisionismo" [di F. Bergoglio, incidenze ha pubblicato nel 2008 la versione integrale di Strade pericolose, ].

L'offensiva del revisionismo toponomastico incontra forti e diffuse resistenze che spesso, come a Castellamonte, hanno avuto successo.
Recentemente, a Pecorara (in provincia di Piacenza) la protesta dell'Anpi è riuscita a bloccare il tentativo di cancellare piazza 25 aprile.
A Milano, data la rilevanza "strategica" della città ed il quadro politico locale, i tentativi revisionistici sono, da anni, particolarmente insistenti.
La manovra in corso per una via Almirante è una sorta di "sintesi", un tentativo di rilancio delle iniziative precedenti, in breve: ora cercano di "alzare il tiro": la posta in gioco non riguarda soltanto la città, ma coinvolge una dimensione storica, politica, simbolica, culturale di carattere generale.
Di qui, l'importanza della tempestiva opposizione dell'Anpi.

Unknown ha detto...

aggiornamento:
COMUNICATO DELL'A.N.P.I. PROVINCIALE DI MILANO
Si è appreso che in alcuni Consigli di zona, con una coincidenza temporale che difficilmente potrebbe essere considerata casuale, sono state avanzate proposte e mozioni per intitolare strade o piazze di Milano a Giorgio Almirante e in un caso, addirittura per collocare una targa davanti a Villa Triste, in ricordo di Luisa Ferida. Se quest'ultima proposta riveste addirittura il carattere della provocazione, il nome di Almirante evoca fascismo, Salò, guerre e rovine provocate dal regime fascista. Un passato che i cittadini democratici non dimenticano e che appartiene alla parte più cupa ed infausta della nostra storia. Le lapidi, i monumenti, i nomi delle vie e delle piazze non possono essere utilizzate per assurde nostalgie o per inammissibili strumentalizzazioni, ma devono servire per ricordare la parte migliore della nostra storia, quella che oggi si esprime in una Carta Costituzionale democratica e antifascista, nelle singole norme e nello spirito di fondo. Non a caso, la disposizione transitoria XII della Costituzione vieta la ricostituzione del partito fascista; e leggi ordinarie, mai abrogate, continuano a vietare l'apologia e l'esaltazione di tutto ciò che è riconducibile al periodo fascista.

L'ANPI respinge con fermezza ogni proposta come quelle sopraindicate e si opporrà con tutte le sue forze ad ogni tentativo di deformare la storia e di stravolgere gli insegnamenti che, anche da lapidi e monumenti, parlano ai giovani del nostro più glorioso passato .

L'ANPI rivolge un appello per la mobilitazione e la vigilanza,a tutte le Sezioni,agli iscritti ,ai simpatizzanti, ai cittadini antifascisti, a tutte le Associazioni che si richiamano ai princìpi della democrazia,auspicando iniziative che chiariscano cos'è stato il fascismo, quali danni terribili ha provocato, quanti lutti e quali tragedie sono nate dalle leggi razziali e facciano conoscere, a chi la conosce poco, la storia reale del nostro Paese e le lotte per la libertà. Lotte che poi hanno portato alla fine del fascismo ed all'approvazione di una Costituzione che indica la strada imprescindibile della democrazia.

L'ANPI rivolge altresì un appello alle forze politiche presenti in Consiglio Comunale e prima di tutto al Sindaco, perchè venga sbarrata la strada a queste insane proposte e si ponga in essere una profonda operazione di cultura democratica e antifascista. Non è in gioco una presunta “riappacificazione”: il Paese ha bisogno di chiarezza, di conoscenza della storia, di riaffermazione dei valori fondamentali della nostra convivenza civile, consacrati nella Costituzione, e non di rivendicazioni nostalgiche e di tentativi di forzare a proprio piacimento la nostra storia e il nostro passato.
______
da Anpi Barona

riccardo uccheddu ha detto...

Come tragici, assurdi zombies, con insistenza ed arroganza tipicamente fasciste, chi combattè in tutti i modi la democrazia ed i lavoratori cerca di uscire dalla vergogna e dalla sconfitta a cui fu condannato dall'eroico movimento antifascista.
Il revisionismo sia storico che toponomastico (bella definizione, Rudy) vuol nobilitare chi mai fu tale bensì teorizzatore del razzismo nonchè ufficiale repubblichino e probabilissimo fucilatore di partigiani.
NON PERMETTIAMOLO. MAI.

Unknown ha detto...

Riguardo all'arroganza di questi insistenti tentativi di "nobilitare" il fascismo e il neofascismo, è tristemente emblematica la replica di un europarlamentare e consigliere comunale del Pdl (Calo Fidanza) alle proteste dell'Anpi di Milano. Cito dal Corriere de Sera del 10 febbraio:

«L' Anpi non è depositaria esclusiva della verità storica. Le patetiche vestali dell'ortodossia antifascista, prima di emettere sentenze sulla toponomastica cittadina, farebbero bene a scendere dal pulpito, a riconoscere gli orrori compiuti in nome della Resistenza, a chiedere scusa per le foibe, a rinnegare gli omicidi compiuti in nome dell'antifascismo militante negli anni 70».

Insomma: la demagogica "pacificazione", già perorata dallo stesso Almirante, esibisce un singolare paradosso: non può cercare di affermarsi senza infangare arbitrariamente la Resistenza e le associazioni partigiane.
Come potrebbero , altrimenti, pretendere un omaggio ad Almirante?

Unknown ha detto...

da Anpi Barona:

Consiglio di zona 6. No alla Via Almirante.

Il Coordinamento ANPI zona 6. Milano; comunica che nel consiglio di zona di giovedì 25 febbraio, dopo una discussione politica nella quale i numerosi e sentiti interventi dei consiglieri hanno riportato il senso della discussione democratica verso un forte indirizzo di piena condivisione sui valori della Libertà e della Resistenza, (che ricordiamo, sono basi indiscutibili della nostra Repubblica di tutte le nostre Istituzioni e valori fondanti della nostra Costituzione) è stata votata la mozione (presentata il 25 gennaio) per intitolare una Via a Giorgio Almirante.

Netto e preciso il risultato: un NO espresso a larga maggioranza.

L’ANPI di zona ringrazia il Comitato Antifascista zona 6, per la precisa e determinata presa di posizione sulla questione; i consiglieri di minoranza che con i loro alti interventi in fase di discussione hanno espresso valori e memorie d’attenta analisi e lungimiranza, ed l'ANPI Provinciale di Milano che immediatamente con un suo comunicato ufficiale denunciava simile mozione.

L’ANPI Barona ringrazia tutti i cittadini, i movimenti, i partiti, le associazioni, i media, la CGIL Milano e soprattutto le sezioni ANPI di tutta Italia che con numerosi messaggi, ci hanno espresso piena adesione, disponibilità alla mobilitazione, e soprattutto hanno riportato e comunicato la notizia, destando attenzione e interesse… facendo riflettere ancora una volta su valori importanti come quelli dell’Antifascismo.

Il coordinatore ANPI zona 6. Milano - Ivano Tajetti
27.2.2010