martedì 13 aprile 2010

Foucault-Marx. Paralleli e paradossi


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Foucault-Marx
Paralleli e paradossi
a cura di Rudy M. Leonelli
Bulzoni Editore


Che Marx – e, nel suo solco, un’eterogenea e “scismatica” costellazione di teorici, filosofi e/o militanti che ad esso si richiamano – potessero trovare attualità filosofica anche attraverso certe letture di Foucault, è un fatto imprevedibile ed estraneo alla cultura corrente. Specie in Italia. Un’eventualità non contemplabile, non contemplata, in un orizzonte repentinamente divenuto familiare, pacifico, “acquisito”.

Dopo circa un quarto di secolo, dall’inizio degli anni Sessanta alla metà degli anni Ottanta, in cui aveva prevalso un forte e generale ostracismo, Foucault sembra ormai accomodarsi senza traumi nella cultura del tempo, che pare averlo “assimilato” senza troppi problemi.

Eppure, se ci fosse richiesto di indicare il tratto fondamentale e distintivo dell’intera attività di Foucault, potremmo rispondere, con una certa sicurezza: la sospensione, la rottura delle nostre evidenze: il turbamento e la trasformazione simultanea del modo in cui ci rapportiamo al “nostro” passato e a questo presente.

Di fatto, se sospendiamo il pregiudizio ordinario che relega Foucault in un postmarxismo di carattere meramente cronologico, dove il suo lavoro conduce un'esistenza apparentemente confortevole e spesso rassicurante,  accediamo ad un vasto campo, in gran parte inesplorato, che offre un'ampia gamma di ricerche possibili.

È questa la
prova che i lavori qui proposti hanno cercato di affrontare: riaprire, riesaminare e riformulare il rapporto tra Foucault e Marx, come un modo per pensare altrimenti l’uno e l’altro. Perché l’emergere di relazioni impreviste tra due termini, trasforma i termini stessi, mutando il loro statuto, la loro rilevanza, il loro “luogo”.



Indice:

Rudy M. Leonelli, Premessa

Étienne Balibar, Foucault-Marx, paralleli e paradossi

Alberto Burgio, La passione per la critica

Stefano Catucci, Essere giusti con Marx

Guglielmo Forni Rosa, Note sul rapporto Foucault-Marx. A proposito di “Bisogna difendere la società”

Marco Enrico Giacomelli, Ascendenze e discendenze foucaultiane in Italia. Dall’operaismo italiano al futuro

Manlio Iofrida, Marxismo e comunismo in Francia negli anni ’50. Qualche appunto sul primo Foucault

Rudy M. Leonelli, L'arma del sapere. Storia e potere tra Foucault e Marx

Note biografiche degli autori

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recensioni:
op. cit.:

12 commenti:

simone ha detto...

Sono felicissimo. Non vedo l'ora di leggerlo.

Marghi ha detto...

Bellissimo... Anch'io non vedo l'ora di leggerlo. Ciao Marghi

rudy ha detto...

Simome, ti ringrazio di cuore, so che aspettavi la realizzazione del libro quasi quanto me (che è tutto dire...)

Marghi, fa davvero piacere che tu voglia leggerlo: è il frutto di un lavoro collettivo che, spero, possa contribuire a spostare un po' il punto di vista sui problemi trattati.
Bello anche che dal virtuale si passi a quello che ormai, in tempi di internet, ormai viene chiamato "il cartaceo"...
Quanto alla reperibilità, ora che il libro è stato stampato, ci vorrà un po' di tempo tecnico di distribuzione.

Anonimo ha detto...

benone! non resta che legerlo con grande piacere! gh.t

rudy ha detto...

Grazie, gh. t.
mi incuriosisci con le iniziali che non "decifro". Ma, se e quando vuoi fatti vivo, se ti va, anche via email.

Anonimo ha detto...

Ciao! Ho appena saputo dell'uscita di questo libro! Sembra proprio interessante dagli argomenti trattati! grande Rudy... grande sorpresa!... però da buona quasi sconosciuta co-amministratrice di un paio di gruppi su fb... potevi anche accennare questo tuo progetto!!!
Lo leggerò.... anzi devo ordinarlo penso tramite Internet... giusto?
ciao Lorenza.

rudy ha detto...

Lorenza, mi fa davvero piacere il tuo interesse per il libro. Avevo comunicato a suo tempo la sua pubblicazione anche su Facebook, ma evidentemente la notizia ti era sfuggita, come capita spesso nell'eccesso di info e messaggi che si ricevono su Fb (dove partecipiamo all'amministrazione di alcuni gruppi interessanti che hai fondato: "io non dimentico", un gruppo contro l'apologia del fascismo, e uno su "I dieci giorni che sconvolsero il mondo". Ma in tutti la notizia dell'uscita libro sarebbe stata, secondo me, OT).

Per questo, sono veramente contento che tu ti faccia viva anche qui su "incidenze". Quel che esce in un blog (o in un sito) - per chi lo segue e/o fa ricerche in rete - non si "disperde" nel flusso della comunicazione, in cui ogni notizia rischia di "coprire" la precedente. E credo che Fb sia, per certi aspetti, utile, ma che sia importante che ci sia interazione, per es. con il rilancio da post e siti "esterni" a Fb (come facciamo spesso). Del resto siamo entrambi poco o nulla interessati alla comunicazione "narcisistica", e questa è una delle cose che ci legano.

Riguardo alla lettura del libro, ci sono tre possibilità:

- chiedere che venga acquisito da una biblioteca ("tagli" delle spese per la cultura permettendo...)

- chiedere a una libreria di fornirsi di copie,

- o, come ipotizzi, acquistarlo online. Ci sono vari siti di vendita libri online, ma non so bene chi faccia condizioni migliori.

In fondo, a me interessa soprattutto che, in un modo o nell'altro, ci sia chi lo legge e che, magari che - se vuole - lo discuta.

A risentirci, spero, anche qui su incidenze.

Anonimo ha detto...

Letto tutto di un fiato! e ogni tua parola, Rudy, la condivido e sottoscrivo...
Vedo se posso trovarlo in Internet il libro!
Per quanto riguarda tutto il flusso di informazioni in Internet è davvero immenso... e più giro nei meandri di blog, siti e quant'altro... trovo sempre qualcosa di interessante... ma questo ha un suo dramma... non posso seguire tutto, qualcosa sfugge! Facebook per me è un raccoglitore di informazioni e novità e un raggruppamento di persone in gamba e "pensanti" che ho trovato li. Ovviamente una di queste persone sei tu. Un saluto antifascista SEMPRE! Lorenza.

rudy ha detto...

Certo, Lorenza: in rete, via blog, mailing list, e anche in Fb ho conosciuto (spesso senza che ci sia mai stato un incontro diretto) persone con le quali è nata una vera e propria amicizia: fiducia, rispetto reciproci, una certa "complicità" di passioni e/o posizioni, e di sensibilità.
E', questo, anche il nostro caso.
Può sembrare inverosimile,incredibile, che, senza essersi mai incontrati fuori dal "virtuale", si possa avere fiducia, sperimentare forme di solidarietà non soltanto "formali". Ma è l'esperienza che ci permette di dirlo. In rete ci sono grandi imposture, inutili battibecchi, ma c'è anche ricchezza, bellezza, condivisione... E' un fatto.
Anche per me Fb è fonte di informazioni, fucina di iniziative e un mezzo per trasmettere contenuti e notizie. Naturalmente bisogna scegliere e selezionare.
Ma in Facebook non sempre è facile orientarsi nel pulviscolo dei messaggi e post, che è impossibile leggere tutti per intero.
Mi sento, in questo, come se mancasse uno "scaffale", almeno per quel che riguarda la massa di messaggi e delle pubblicazioni di singoli utenti.
Forse la cosa in cui, in Fb, vedo più congruenza sono i gruppi e le "pagine": cioè spazi strutturati che raccolgono info, comunicazioni e documenti vari attorno a un tema o problema definito. Li visiti e trovi cose congruenti, connesse.
Ma questo l'ho sperimentato anche attivamente grazie ai gruppi ai quali mi hai invitato a partecipare.
Vedi che anche in questo non siamo lontani, anzi!

Giovanna Dri ha detto...

Gentile Dottor Leonelli,
sono una studentessa della laurea magistrale di scienze filosofiche alla Statale di Milano, ho letto il suo libro perché sto proprio scrivendo la tesi sul rapporto tra Marx e Foucault. A tal proposito ho disperatamente cercato, senza trovarla, la sua mail per poterle chiedere se ha una copia digitale dei suoi articoli al riguardo pubblicati su Altreragioni, dato che non riesco a trovare la rivista da nessuna parte. Mi scuso per averla disturbata qui, ma mi farebbe davvero molto piacere poter parlare con lei, anche per avere dei suggerimenti.
Cordialmente,
Giovanna Dri

rudy ha detto...

La ringrazio del Suo commento e per il Suo attivo interesse per il rapporto Foucault-Marx.
Purtroppo, per varie ragioni non sono dotato di un "archivio" di versioni digitali degli articoli e recensioni da me pubblicati sulla rivista altreragioni.Potrei realizzare le copie digitali dei miei scritti di qualche decennio fa. Questo richiederebbe tempo. Forse sarebbe per Lei più veloce e meno impegnativo.
Ho cercato in rete "altreragioni" in OPAC SBN - Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale:

nella lista SBNci sono alcune biblioteche che hanno la collezione completa di altreragioni dei 10 numeri di dal 1992 al 2000:

Biblioteca della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna - Bologna -

Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI - [consistenza] 1(1992)-(10)2000-

Biblioteca del Centro di documentazione di Lucca - Lucca - LU - [consistenza] (1992)-(2000).

poi mi faccia sapere come procede.Buon lavoro.

Giovanna Dri ha detto...

Grazie mille!