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lunedì 30 maggio 2016

[BO] Un clown fascista in Piazza Galvani

Nel tentativo di vivacizzare una campagna elettorale punteggiata solo di svastiche e razzismo, ecco che l’acida signora FASCISTA Lucia Borgonzoni – ops! non siamo noi ad aver scritto la parola «fascista» col rischio di una querela borgonzoniana!… è stato certamente un hacker… o forse un cracker andato di traverso – ha invitato per un comizio in Piazza Galvani il 28 maggio un ex dirigente dello squadrismo FASCISTA divenuto poi clown di professione e provocatore da talk show, Ignazio La Russa detto «La Rissa», sperando in un po’ di pubblicità elettorale in forma di pittoresche contestazioni.
E lo stesso si ripromette con lennesima visita del ducetto Matteo Salvini giovedì prossimo in città per la presentazione di un suo «libro»…
In realtà non c’è alcun dibattito sulla città perché non c’è nulla da dire. Oggi in tutt’Europa neofascisti e neonazisti servono ai ceti dirigenti di ogni colore per ridefinire lo spazio pubblico in chiave di maggior autoritarismo e sfruttamento.
Basti dire che poco prima di finire con la Lega Nord, CasaPound ci aveva provato col PD:incontri pubblici nei circoli dei giovani democratici, indicazioni di voto a favore del PD, foto ricordo tutti insieme, partecipazione di esponenti PD e SEL a dibattiti in sedi neofasciste…
Senza contare il fenomeno dei fasciodem: 1, 2, 3… E Bologna non fa eccezione.
Eia eia alla larga!
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By staffetta  maggio 22, 2016

venerdì 15 gennaio 2016

[BO] sab 23 gen: ronda fascioleghista in Via Indipendenza


Sabato 16 e domenica 17 gennaio pare ci sarà pure Matteo Salvini alla gran «gazebata»della Lega Nord a Bologna e si metteranno come al solito a ridosso di Piazza Maggiore all’angolo fra via D’Azeglio e Carbonesi.
Sabato 23 gennaio la Lega Nord effettuerà una ronda in via Indipendenza contro la presunta «invasione» di venditori di strada.
Intanto c’è chi si è stancato degli sfoggi di forza securitaria che trasformano la città in uno spazio sempre più cupo e ostile.
Ed è nata intanto questa iniziativa:

SABATO 16 e DOMENICA 17 GENNAIO, in risposta all’ennesima discesa in campo della Lega Nord, e a tutto il marciume che ha invaso la nostra città APPENDIAMO UN FAZZOLETTO ROSSO, dalle nostre finestre srotoliamo striscioni, volantini, cartelloni e quant’altro PER LASCIARE UN MESSAGGIO ALLA LEGA COME A TUTTI GLI ALTRI RAZZISTI E SESSISTI:
NOI QUI COME OVUNQUE NON VI VOGLIAMO!
Sotto le nostre finestre, per le nostre strade, abbiamo visto e continuiamo a vedere sfoggi di forza securitaria che trasformano la nostra città in uno spazio cupo e ostile.
Sotto le nostre finestre, poco lontano dai nostri occhi e troppo vicine alla nostra quotidianità, si diffondono ronde volte a difendere «attività commerciali gestite da italiani» e presidi dell’esercito.
Sotto le nostre finestre, i fascisti di forza nuova propongono concerti identitari nazirock, così consapevoli del rifiuto cittadino e così vigliacchi da essere costretti a nascondere i luoghi dei loro eventi pur di restare al sicuro nelle loro fogne.
Sotto le nostre finestre, nella stessa Bologna in cui l’amministrazione comunale interrompe bruscamente le trattative per la ricerca di un nuovo spazio per Atlantide, nella stessa Bologna degli sgomberi incessanti, è guarda caso un gruppo di fascisti a trovare spazio e agibilità presso l’ex Consorzio Agrario di Via Mattei, a due passi dall’HUB per richiedenti asilo, con annessa la comodità di avere a portata di mano, e comodamente serviti, gli «oggetti» delle loro ronde xenofobe.
Sotto le nostre finestre, l’unica prospettiva per gli spazi cittadini abbandonati – spazi, quindi, di tutt* – è quella di restare tali, o diventare covi di fascisti.
Sotto le nostre finestre, quanti oggi lanciano «gazebate» razziste ieri salutavano a braccio teso il sacrario dei caduti partigiani, offendendo non solo le culture antifasciste, ma anche un simbolo della storia e dell’identità della stessa città che ora proclamano di onorare e difendere.
Sotto le nostre finestre, coloro che si sono sempre disinteressati o che si sono addirittura mossi contro le nostre lotte, oggi strumentalizzano i corpi e le battaglie delle donne, sensibili alle violenze e ai temi dell’antisessismo solo quando possono sfruttarli e corroderli al fine di diffondere razzismo e securitarismo.
È per questo che vi invitiamo ad affacciarvi e a guardare quanto succede, ed utilizzare quelle stesse finestre per esporre un netto NO a questo modo autoritario e subdolo di concepire i corpi, le politiche e le nostre vite in generale.
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By staffetta  gennaio 15, 2016



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Mailing list "antifascistabologna" (ex AAP)

E' importante prendere visione della policy della lista, disponibile all'indirizzo:
https://www.autistici.org/mailman/listinfo/antifascistabologna

Riportare correttamente le citazioni facilita la fruizione della lista!
http://wiki.news.nic.it/QuotarBene

[BO] sab 16 e dom 17 gen: un fazzoletto rosso contro il fascioleghismo

Sabato 16 e domenica 17 gennaio pare ci sarà pure Matteo Salvini alla gran «gazebata»della Lega Nord a Bologna e si metteranno come al solito a ridosso di Piazza Maggiore all’angolo fra via D’Azeglio e Carbonesi.
Sabato 23 gennaio la Lega Nord effettuerà una ronda in via Indipendenza contro la presunta «invasione» di venditori di strada.
Intanto c’è chi si è stancato degli sfoggi di forza securitaria che trasformano la città in uno spazio sempre più cupo e ostile.
Ed è nata intanto questa iniziativa:
SABATO 16 e DOMENICA 17 GENNAIO, in risposta all’ennesima discesa in campo della Lega Nord, e a tutto il marciume che ha invaso la nostra città APPENDIAMO UN FAZZOLETTO ROSSO, dalle nostre finestre srotoliamo striscioni, volantini, cartelloni e quant’altro PER LASCIARE UN MESSAGGIO ALLA LEGA COME A TUTTI GLI ALTRI RAZZISTI E SESSISTI:
NOI QUI COME OVUNQUE NON VI VOGLIAMO!
Sotto le nostre finestre, per le nostre strade, abbiamo visto e continuiamo a vedere sfoggi di forza securitaria che trasformano la nostra città in uno spazio cupo e ostile.
Sotto le nostre finestre, poco lontano dai nostri occhi e troppo vicine alla nostra quotidianità, si diffondono ronde volte a difendere «attività commerciali gestite da italiani» e presidi dell’esercito.
Sotto le nostre finestre, i fascisti di forza nuova propongono concerti identitari nazirock, così consapevoli del rifiuto cittadino e così vigliacchi da essere costretti a nascondere i luoghi dei loro eventi pur di restare al sicuro nelle loro fogne.
Sotto le nostre finestre, nella stessa Bologna in cui l’amministrazione comunale interrompe bruscamente le trattative per la ricerca di un nuovo spazio per Atlantide, nella stessa Bologna degli sgomberi incessanti, è guarda caso un gruppo di fascisti a trovare spazio e agibilità presso l’ex Consorzio Agrario di Via Mattei, a due passi dall’HUB per richiedenti asilo, con annessa la comodità di avere a portata di mano, e comodamente serviti, gli «oggetti» delle loro ronde xenofobe.
Sotto le nostre finestre, l’unica prospettiva per gli spazi cittadini abbandonati – spazi, quindi, di tutt* – è quella di restare tali, o diventare covi di fascisti.
Sotto le nostre finestre, quanti oggi lanciano «gazebate» razziste ieri salutavano a braccio teso il sacrario dei caduti partigiani, offendendo non solo le culture antifasciste, ma anche un simbolo della storia e dell’identità della stessa città che ora proclamano di onorare e difendere.
Sotto le nostre finestre, coloro che si sono sempre disinteressati o che si sono addirittura mossi contro le nostre lotte, oggi strumentalizzano i corpi e le battaglie delle donne, sensibili alle violenze e ai temi dell’antisessismo solo quando possono sfruttarli e corroderli al fine di diffondere razzismo e securitarismo.
È per questo che vi invitiamo ad affacciarvi e a guardare quanto succede, ed utilizzare quelle stesse finestre per esporre un netto NO a questo modo autoritario e subdolo di concepire i corpi, le politiche e le nostre vite in generale.


By staffetta  gennaio 15, 2016



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Mailing list "antifascistabologna" (ex AAP)

E' importante prendere visione della policy della lista, disponibile all'indirizzo:
https://www.autistici.org/mailman/listinfo/antifascistabologna

Riportare correttamente le citazioni facilita la fruizione della lista!
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lunedì 16 novembre 2015

Résistance toujours! Dehors les fachos!

A Lille, a Metz e in altre città francesi le manifestazioni spontanee contro la strage di Parigi hanno contestato e respinto le frange dell’estrema destra identitaria che cercavano di diffondere odio con lo slogan «Espelliamo gli islamici!». Qui e qui dei video.
Anche a Bologna gli sciacalli «identitari» non sono mancati. Forza Nuova ha fatto una rapida comparsata in Piazza Maggiore. La leghista Lucia Borgonzoni ha commentato su facebook:
«Fermiamo il folle progetto che vuole cercare di “integrare” chi ci odia, chi ci vuole sterminare, non basta pregare per queste vittime, è giunta l’ora di intervenire, siamo in guerra».
E nel coro degli sciacalli non poteva mancare il neroazzurro Galeazzo Bignami:
«Continuiamo pure a rinunciare alla nostra identità europea e cristiana, continuiamo pure a dire c….te come che il Natale non va festeggiato, continuiamo pure con queste cavolate dell’integrazione».
È un fatto che obbiettivo della strage sia stata proprio la Parigi multiculturale e multietnica che non piace agli sciacalli «identitari» di ogni credo e colore.
E vale per l’ISIS come per la Lega Nord ciò che Mauro Baldrati ha scritto su Carmilla commentando la tetra manifestazione leghista dell’8 novembre a Bologna:
«Combatterli sullo stesso piano è un processo perdente. È indispensabile trovare nuove modalità, nuovi stili. Una tesi negativa, una tesi reazionaria non si può riformare dall’interno. È una delle principali riflessioni di Antonio Gramsci dal carcere. Una tesi reazionaria si può solo cancellare, e sostituirla con un’altra. E non accadrà mai che una tesi negativa sia abbattuta da un’altra tesi negativa. L’unica salvezza, l’unica resistenza, è quella di opporre la vita alla morte. La gioia all’odio e alla paura»


       Résistance toujours! Dehors les fachos!
                                                                          by  novembre 16, 2015

sabato 3 ottobre 2015

FN preannuncia un procatorio corteo nazionale a Bologna il 17 ottobre, con lo slogan «Ordine contro il caos».


1Nel dicembre del 2008 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno che chiedeva «la messa fuorilegge del movimento politico Forza Nuova, per ricostruzione del partito fascista e per inottemperanza delle norme previste dalla legge Mancino, essendo stati diversi dirigenti e militanti di Forza Nuova più di una volta coinvolti in episodi di violenza razzista e fascista».

Ma oggi, con l’avanzare della crisi economica, il clima è cambiato. Istituzioni e centri di potere fanno a gara nel promuovere una cultura nazionalista e autoritaria, favorendo fra l’altro la riorganizzazione della destra.

A Bologna negli ultimi mesi la Questura di Bologna ha espressamente vietato l’ingresso nel centro storico a manifestazioni antifasciste e antirazziste: ai Rom e Sinti che commemoravano la rivolta antinazista del 16 maggio 1944, agli occupanti della Notte Rossa che rivendicavano «casa, reddito e dignità»…

Invece, ogni volta che i camerati di Forza Nuova vogliono sfilare e fare saluti romani al grido di «Boia chi molla», la Questura di Bologna concede loro le più prestigiose piazze del centro storico: Piazza Santo Stefano, Piazza Galvani, Piazza San Domenico, e sempre con un enorme schieramento di blindati e uomini neri col manganello in mano…

Non importa se i camerati di Forza Nuova a volte nemmeno si presentano, se sono in tre o quattro a sventolare le loro bandierine nere, se li devono trasportare a Bologna in autobus da altre regioni italiane. Perché quello che importa a Forza Nuova e alla Questura di Bologna è provocare.

Ora Forza Nuova annuncia che terrà a Bologna un corteo nazionale il 17 ottobre prossimo con lo slogan «Ordine contro il caos».

È inaccettabile che, autorizzando anche questo corteo, la Questura di Bologna continui a contrapporsi al sentire diffuso di questa città: una città che rifiuta l’antisemitismo, l’islamofobia, l’omofobia, il razzismo, il sessismo, il militarismo e lo squadrismo; una città che – dalla strage del 2 agosto 1980 alla banda della Uno bianca – ha pagato a caro prezzo le strategie autoritarie dei neofascisti e delle loro sponde negli apparati dello Stato.
 

                                             con intelligenza è possibile e opportuno! 


                                                                                                           
                                                                                      info: staffetta
                                                                                                                              

mercoledì 3 giugno 2015

[BO] sab 6 giu h.16: reddito, casa e dignità per tutte e tutti!


Social Log 2

Non v’è dubbio che le politiche autoritarie siano oggi l’effetto delle «grandi intese» fra centri di potere sempre più organici e strettamente collusi fra di loro.


In questa pianificazione organica del potere e dello sfruttamento, la Lega Nord con la sua corte di neofascisti e le sue provocazioni razziste non è altro che un appoggio esterno alle linee del governo di «centrosinistra».

In fondo, la pittoresca visibilità mediatica dell’onnipresente Salvini in felpa quale leader del centrodestra è funzionale unicamente a far sembrare il «Partito della Nazione» di Renzi una cosa seria, e le sue politiche fascistoidi e discriminatorie un «male minore».

Non si può però trascurare il fatto che a Bologna sia anzitutto il PD a promuovere una svolta autoritaria e perbenista in concorso con la Questura, la destra e la Lega Nord, svilendo la dignità, la cultura e la storia di questa città.

Per questo riteniamo che partecipare sabato 6 giugno alla Marcia delle Periferie non sia soltanto un atto di solidarietà, ma anche di resistenza collettiva dinanzi a un’amministrazione comunale che dà sempre più spazio alla destra fascista, razzista e leghista. È ora di dirgli che non passeranno! Reddito, casa e dignità per tutte e tutti!

Sabato 6 giugno
h.16 davanti all’ExTelecom Occupato di Via Fioravanti
La marcia delle Periferie torna al Centro!



Questo l’appello degli Occupanti e Comitato Inquilini Resistenti con Social Log:

Facciamo appello a tutta la città a stringersi intorno alle istanze della lotta per il diritto all’abitare e partecipare, ed invitare a partecipare ad una nuova grande giornata di lotta collettiva per mostrare la forza della ragioni di chi si schiera in difesa delle occupazioni abitative, per una moratoria degli sfratti e costruire insieme la nostra grande opera di rigenerazione urbana che inizia dalla casa, dal reddito e dalla dignità!

Come deciso all’assemblea cittadina per il diritto all’abitare dello scorso 20 marzo all’ex-Telecom Occupato vogliamo costruire una marcia della dignità che faccia tornare al centro la lotta per il diritto alla casa e all’accesso ad un welfare degno di questo nome oltraggiati e calpestati dagli ultimi governi e ridotti all’osso dalla crisi economica.

Si fermino gli sgomberi, gli scudi e i manganelli e si dirottino immediatamente le risorse pubbliche a favore dei ceti più massacrati dalla crisi economica della nostra società. In un contesto in cui il principio della rendita e dell’austerità continua spietato a distruggere vite e territori vogliamo affermare la forza del riscatto collettivo che sta vivendo nelle occupazioni abitative e nelle decine e decine di picchetti antisfratto.

Non abbiamo più bisogno delle briciole umilianti di un welfare pubblico che ci ha dato solo promesse e qualche spicciolo dopo uno sfratto o un licenziamento, con la lotta, la solidarietà e il mutualismo siamo tornati a volare insieme e non sarà una minaccia di sgombero a chiuderci le ali!

Rivendichiamo forte e chiaro:

La fine degli sgomberi e la difesa delle occupazioni abitative

L’abolizione dell’articolo 5 del Piano Casa

Una moratoria immediata degli sfratti

Il riconoscimento delle buone pratiche di autorigenerazione di stabili privati e pubblici sfitti, deteriorati e non utilizzati da anni

L’accesso alle graduatorie ERP ad Isee zero

Blocco della svendita e della privatizzazione del patrimonio dell’edilizia pubblica

La periferia in marcia per la dignità torna al centro città per difendere tutte le occupazioni abitative, resistere agli sfratti e costruire la nostra grande opera: casa, reddito e dignità!

             Assemblea Occupanti e Comitato Inquilini Resistenti con Social Log

lunedì 1 giugno 2015

SEL: “A Orvieto Salvini non è il benvenuto”


Risultati immagini per salvini razzista
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Categoria: Archivio notizie,Secondarie |
Riceviamo da Sinistra Ecologia e Libertà, Circolo di Orvieto, e pubblichiamo.
Oggi, 28 Maggio 2015, Matteo Salvini sarà ad Orvieto per la chiusura della campagna elettorale della Lega Nord per le elezioni regionali di Domenica prossima.
Sentiremo “urlare” i soliti slogan:

“Tutti a casa!”, “Stop invasione!”, “Clandestino è reato!” e lasciamo proseguire a chi fosse dotato di un’ immaginazione che non ci appartiene.
Vedremo Salvini indossare la “solita” felpa col nome della città di turno, una di quelle stesse città che fino a qualche tempo fa erano per lui il covo di gente geneticamente fannullona e capace di vivere solo sulle spalle del “suo” Nord.
Nulla di nuovo, potrebbe dire qualcuno, la Lega cavalca da sempre xenofobie e paure: una volta erano i terroni del sud, oggi gli immigrati in arrivo dalle coste dell’Africa mediterranea.
Crediamo però che qualcosa di nuovo ci sia, dietro la trasformazione in stampo nazionalistico e razzista di un partito che fino a qualche anno fa auspicava la secessione dalla Repubblica Italiana, un qualcosa che non comprendere o sottovalutare sarebbe un errore.
La Lega sembrava, fino a qualche mese fa, un partito obsoleto e travolto dagli scandali; poi, il cambio di rotta imposto dal neo segretario, che porta il partito a riposizionarsi nella famiglia della “nuova” destra europea.
Il riferimento territoriale non è più la padania, ma l’Italia; il nemico non è più “Roma ladrona”, ma l’immigrato, il diverso, il “clandestino”.
Salvini stringe alleanze con Marine Le Pen ed il Front National in Europa e con i neofascisti di CasaPound in Italia.
La Lega va quindi ad occupare uno spazio politico nuovo, aperto in Italia ed in Europa dalle politiche di austerità e dalla conseguente crescita delle diseguaglianze, uno spazio ora sapientemente riempito parlando alla pancia del paese, alla disperazione dei singoli, giocando sulle paure e trovando un nemico più debole di sé da additare come causa dei propri mali.
Noi, cresciuti nel ricordo di chi lottò e diede la propria vita per combattere quegli stessi ideali che, con le dovute evoluzioni, oggi Salvini ripropone, abbiamo in mente una modello di società profondamente diverso: una società inclusiva, solidale e accogliente, dove non ci siano capri espiatori da bruciare né luoghi da abbattere a suon di ruspe.
Caro Salvini, Orvieto, città della Pace e della Solidarietà, figlia dei martiri di Camorena e di quanti combatterono la libertà di opprimere i propri simili, rifiuta il fascismo e, quindi, tiene a ricordarti che non sei il benvenuto.