mercoledì 23 settembre 2009

T : tenerezza [rif. i ragazzi di ...]

E n c i c l o p e d i a
d e l l a
n e o l i n g u a
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T
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Tenerezza

[rif: i ragazzi di...]


«A metà della via ... c'è un presidio di ragazzi di Forza nuova. Fanno tenerezza questi fascistelli che incorporano un triste clichè di provincia, le testoline rasate e gli sguardi finto truci, non fanno paura. Anzi, invece provocano in me della tenerezza. Ognuno a quell'età trova una scusa per liberare i suoi istinti bestiali ...»

A. Ferracuti, ,“Ronde anomale”, il manifesto, 22 settembre 2009

2 commenti:

riccardo uccheddu ha detto...

Ma quale "tenerezza?!"
Ma questo... originale conosce il significato e la pratica della tenerezza?
Sa che tra quei "fascistelli" ci sono molte volte picchiatori... ben felici di essere tali?
La tollerenza verso chi NON tollera è debolezza.
Una debolezza colpevole e pericolosa.
Io dico: stiamo in guardia e usiamo il linguaggio per comunicare concetti reali ed esplorare criticamente la realtà. Non per indulgere a buonismi quando i "fascistelli" sfoderano mazze, coltelli e bastoni!
Tenerezza è quel che si prova per chi si ama e che ci ama, non per chi è fiero di odiarci.
Cio, Rudy.

Unknown ha detto...

Concordiamo fondamentalmente anche su questo, Riccardo.
Tranne che su un punto: i discorsi come quello che illustra la voce "Tenerezza", purtroppo non hanno nulla di "originale".
Perché risalgono, in Italia, almeno al decennio scorso. E, soprattutto, perché, malgrado le presunzioni di "anticonformismo", sono perfettamente compatibili, direi (chiedendo venia, a Gramsci... e a te) "organiche" alla normatività "bipartisan" imperante.

A margine: ho visto nel tuo blog, il resoconto della presentazione (ahimè, lontana da "su continente"...) del tuo terzo libro, e mi congratulo per come è andata,
Rudy