mercoledì 2 marzo 2011

Louis Althusser - una filosofia esiste solo nella sua differenza conflittuale

 Anzitutto cominciai a praticare sugli autori del XVIII secolo quel détour teorico che mi pare indispensabile non soltanto per l’intelligenza di una filosofia, ma per la sua esistenza.

Perché una filosofia non viene al mondo come Minerva nella società degli dèi e degli uomini. Essa esiste solo per la posizione che occupa, e occupa questa posizione solo conquistandola nello spazio pieno di un mondo già occupato. Essa esiste dunque solo nella sua differenza conflittuale, e questa differenza può conquistarla e imporla solo attraverso il détour di un incessante lavoro sulle posizioni esistenti.



Questo détour è la forma del conflitto che costituisce ciascuna filosofia come parte in causa nella battaglia e su quel Kampfplatz (Kant) che è la filosofia. Se infatti la filosofia dei filosofi è questa perpetua guerra (che Kant voleva estinguere nella pace perpetua della propria filosofia), nessuna filosofia esiste , in questo rapporto di forza teorico, se non prendendo le distanze dai suoi avversari, e investendo la parte che essi hanno dovuto occupare per assicurare il proprio potere sull’avversario che, dunque, portano in sé.

Se, secondo la straordinaria concezione di Hobbes che forse, copertamente, parlava altrettanto di filosofia che della società umana, la guerra è uno stato generalizzato, senza scampo, e se come suo risultato produce la propria condizione, che vuole che ogni guerra sia per essenza preventiva, si può comprendere la guerra filosofica, nella quale si scontrano dei sistemi di idee, presupponga questa reciproca invasione delle posizioni, e dunque il détour obbligato di una filosofia attraverso altre per definire e tenere le proprie posizioni.

Se la filosofia è, in ultima istanza, lotta di classe nella teoria, come più tardi ho proposto, questa lotta prende la forma, propria della filosofia, della demarcazione del détour e del lavoro teorico sulla sua differenza.

Ne è prova, dopo tutta la storia delle filosofia, lo steso Marx, che si è definito appoggiandosi a Hegel, per distinguersene. E io penso di avere da lontano seguíto il suo esempio, ritenendo di dover passare per Spinoza per capire perché Marx aveva dovuto passare per Hegel.


Louis Althusser
Est-il simple d’être marxiste en philosophie? [Soutenance d' Amiens (1975)]
in La pensée, n° 183, 1985

tr. it. “È facile essere marxista in filosofia?”,
in L. Althusser, Freud e Lacan, a c. d. C. Mancina, Editori Riuniti, Roma 1977

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