Nelle trasmissioni televisive non si svolge più della comunicazione, ma quasi esclusivamente psicologia della comunicazione, attraverso dispositivi semiotici usati in modo grossolano e drammaticamente studiato ad hoc da qualcuno. Non discutono tra loro, non si entra mai nel merito; infiniti spot politici. Vien voglia di ignorarli, eppure è ciò che la gente assorbe, i nostri conoscenti, i nostri vicini. E' un problema politico di primo piano tenendo conto che il consenso e il controllo egemonico italiani si giocano in percentuali impressionanti proprio lì. Nessuna distopia è arrivata a ipotizzare un simile habitat sociale e politico. Fa paura, fa rabbia, rende tristi. Anche qui c'è da lottare strategicamente, ed è difficile ipotizzare trasformazioni a breve termine. Il ruolo "culturale" del berlusconismo (diffusosi anche tra gli apparenti nemici) e della Lega è estremamente proccupante. Ci è toccato respirare quest'aria immonda, chissà se riusciremo a costruire qualcosa di diverso per chi verrà dopo di noi.
2 commenti:
vergognoso!
http://www.nonameradioroma.blogspot.com/
Nelle trasmissioni televisive non si svolge più della comunicazione, ma quasi esclusivamente psicologia della comunicazione, attraverso dispositivi semiotici usati in modo grossolano e drammaticamente studiato ad hoc da qualcuno. Non discutono tra loro, non si entra mai nel merito; infiniti spot politici. Vien voglia di ignorarli, eppure è ciò che la gente assorbe, i nostri conoscenti, i nostri vicini. E' un problema politico di primo piano tenendo conto che il consenso e il controllo egemonico italiani si giocano in percentuali impressionanti proprio lì. Nessuna distopia è arrivata a ipotizzare un simile habitat sociale e politico. Fa paura, fa rabbia, rende tristi.
Anche qui c'è da lottare strategicamente, ed è difficile ipotizzare trasformazioni a breve termine. Il ruolo "culturale" del berlusconismo (diffusosi anche tra gli apparenti nemici) e della Lega è estremamente proccupante. Ci è toccato respirare quest'aria immonda, chissà se riusciremo a costruire qualcosa di diverso per chi verrà dopo di noi.
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