martedì 12 maggio 2009

Ricordando Giuseppe Pinelli

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Edgar Lee Masters:
Carl Hamblin



The press of the Spoon River «Clarion» was wrecked,
And I was tarred and feathered,
For publishing this on the day the Anarchists

were hanged in Chicago:



«I saw a beautiful woman with bandaged eyes
Standing on the steps of a marble temple.
Great multitudes passed in front of her,
Lifting their faces to her imploringly.
In her left hand she held a sword.
She was brandishing the sword,
Sometimes striking a child, again a laborer,
Again a slinking woman, again a lunatic.
In her right hand she held a scale;
Into the scale pieces of gold were tossed
By those who dodged the strokes of the sword.
A man in a black gown read from a manuscript:
"She is no respecter of persons."
Then a youth wearing a red cap
Leaped to her side and snatched away the bandage.
And lo, the lashes had been eaten away
From the oozy eye-lids;
The eye-balls were seared with a milky mucus;
The madness of a dying soul
Was written on her face -
But the multitude saw why she wore the bandage.»
 
Edgar Lee Masters (1868–1950), Spoon River Anthology






trad it. Fernanda Pivano, Antologia di Spoon River,

Einaudi, Torino, 1943,1947, 1971, 1993 … 
 
La macchina del «Clarion» di Spoon River venne distrutta,
e io incatramato e impiumato,
per aver pubblicato questo, il giorno che gli Anarchici

furono impiccati a Chicago:


«Io vidi una donna bellissima, con gli occhi bendati
ritta sui gradini di un tempio marmoreo.
Una gran folla le passava dinanzi,
alzando al suo volto il volto implorante.
Nella sinistra impugnava una spada.
Brandiva questa spada,
colpendo ora un bimbo, ora un operaio,
ora una donna che tentava ritrarsi, ora un folle.
Nella destra teneva una bilancia;
nella bilancia venivano gettate monete d’oro
da coloro che schivavano i colpi di spada.
Un uomo in toga nera lesse da un manoscritto: 
“Non guarda in faccia a nessuno”.
Poi un giovane col berretto rosso
balzò al suo fianco e le strappò la benda.
Ed ecco, le ciglia eran tutte corrose
sulle palpebre marce;
le pupille bruciate da un muco latteo;
la follia di un'anima morente
le era scritta sul volto.

Ma la folla vide perché portava la benda.»


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lunedì 11 maggio 2009

"in un mondo di luci sentirsi nessuno" (Luigi Tenco)


Luigi Tenco
Ciao amore ciao
1967



La solita strada, bianca come il sale
il grano da crescere, i campi da arare.
Guardare ogni giorno
se piove o c'è il sole,
per saper se domani
si vive o si muore
e un bel giorno dire basta e andare via.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Andare via lontano
a cercare un altro mondo
dire addio al cortile,
andarsene sognando.
E poi mille strade grigie come il fumo
in un mondo di luci sentirsi nessuno.

mercoledì 6 maggio 2009

C : clandestini [distorsione (lessicale)]

E n c i c l o p e d i a
d e l l a
n e o l i n g u a

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C

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Clandestini

distorsione (lessicale)


... uno slogan che ha colpito: «Insetti clandestini? Ferma l’invasione». La sinistra più estrema fa volare parole grosse, mobilitandosi contro quelli che definisce «slogan razzisti». Ma anche altri sono rimasti sbigottiti. Però per l’azienda emiliana che ha lanciato la campagna di marketing sugli insetticidi le immagini fugano ogni dubbio: «Si parla solo della zanzara tigre e di altre cinque specie, tutte raffigurate. E l’unica parola capace di descrivere tutte queste specie era proprio “clandestini”, cioè insetti nascosti. Solo una distorsione lessicale fa coincidere questa parola con gli immigrati». [da: il Giornale.it]

* * *

Oltre i "dubbi" fugati o fugaci
e le fughe di gas
vedi:


Ammiccamenti razzisti al muro






[foto da Marginalia]

martedì 5 maggio 2009

Kurt Gossweiler: La (ir)resistibile ascesa al potere di Hitler. presentazione 6/5 - Bologna


Kurt Gossweiler

La (ir)resistibile ascesa al potere
di Hitler

Chi furono i burattinai? Chi gli spianò la strada?

Zambon Editore - Frankfurt 2009

mercoledì 6 maggio ore 20,30
presentazione

interviene la curatrice
Adriana Chiaia




Il libro:
 
L'autore documenta l'apporto determinante dei magnati dell'industria, dei grandi proprietari fondiari e dei banchieri tedeschi (nonché dei loro colleghi di Wall Street) alla caduta della Repubblica di Weimar e all'ascesa al Potere di Hitler. Nel lungo elenco dei finanziatori del Partito nazista fin dall'inizio spicca, tra gli altri, il nome di Fritz Thyssen.
Questo libro denuncia inoltre le complicità dei dirigenti del Partito socialdemocratico che non si opposero, se non a parole, alle truppe d’assalto naziste, ma, al
contrario, sabotarono sistematicamente la formazione di un fronte unito antifascista e indirizzaro
no i loro attacchi contro il Partito comunista, animatore delle più risolute lotte di massa contro il nazismo.
I collegamenti con la realtà attuale vengono messi in luce sia nella prefazione all’edizione francese di Annie Lacroix-Riz che nel saggio introduttivo di Adriana Chiaia.
Questo libro è dedicato agli operai della ThyssenKrupp arsi vivi sull’altare del profitto nell’incendio divampato nella fabbrica di Torino la notte del 6 dicembre 2007.

L’autore
Kurt Gossweiler,nato a Stoccarda nel 1917, è stato dal 1931, anche in situazione di illegalità, nelle organizzazioni giovanili comuniste; richiamato nel 1939 nella Wehrmacht e inviato poi sul fronte russo, nel 1943 passò all’Armata Rossa. Rientrato nel 1947 in patria, a Berlino, è stato membro della SED. Dal 1958 collaboratore scientifico della Sezione Storia dell’Università Humboldt e dal 1970 collaboratore scientifico dell’Istituto Centrale per la Storia dell’Accademia delle Scienze della Rdt sino al 1983. Nel 1988 è divenuto dottore honoris causa dell’Università Humboldt di Berlino (Est). Ha pubblicato volumi e saggi sul fascismo e il revisionismo moderno.
[da: Resistenze]



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presso il Circolo dell'Associazione marxista Politica e Classe
via Barbieri n.95 - Bologna