Kurt Gossweiler
La (ir)resistibile ascesa al potere
di Hitler
Chi furono i burattinai? Chi gli spianò la strada?
Zambon Editore - Frankfurt 2009
mercoledì 6 maggio ore 20,30
L’autore
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La (ir)resistibile ascesa al potere
di Hitler
Chi furono i burattinai? Chi gli spianò la strada?
Zambon Editore - Frankfurt 2009
mercoledì 6 maggio ore 20,30
presentazione
interviene la curatrice
Adriana Chiaia
Il libro:
L'autore documenta l'apporto determinante dei magnati dell'industria, dei grandi proprietari fondiari e dei banchieri tedeschi (nonché dei loro colleghi di Wall Street) alla caduta della Repubblica di Weimar e all'ascesa al Potere di Hitler. Nel lungo elenco dei finanziatori del Partito nazista fin dall'inizio spicca, tra gli altri, il nome di Fritz Thyssen.
Questo libro denuncia inoltre le complicità dei dirigenti del Partito socialdemocratico che non si opposero, se non a parole, alle truppe d’assalto naziste, ma, al contrario, sabotarono sistematicamente la formazione di un fronte unito antifascista e indirizzarono i loro attacchi contro il Partito comunista, animatore delle più risolute lotte di massa contro il nazismo.
Questo libro denuncia inoltre le complicità dei dirigenti del Partito socialdemocratico che non si opposero, se non a parole, alle truppe d’assalto naziste, ma, al contrario, sabotarono sistematicamente la formazione di un fronte unito antifascista e indirizzarono i loro attacchi contro il Partito comunista, animatore delle più risolute lotte di massa contro il nazismo.
I collegamenti con la realtà attuale vengono messi in luce sia nella prefazione all’edizione francese di Annie Lacroix-Riz che nel saggio introduttivo di Adriana Chiaia.
Questo libro è dedicato agli operai della ThyssenKrupp arsi vivi sull’altare del profitto nell’incendio divampato nella fabbrica di Torino la notte del 6 dicembre 2007.
L’autore
Kurt Gossweiler,nato a Stoccarda nel 1917, è stato dal 1931, anche in situazione di illegalità, nelle organizzazioni giovanili comuniste; richiamato nel 1939 nella Wehrmacht e inviato poi sul fronte russo, nel 1943 passò all’Armata Rossa. Rientrato nel 1947 in patria, a Berlino, è stato membro della SED. Dal 1958 collaboratore scientifico della Sezione Storia dell’Università Humboldt e dal 1970 collaboratore scientifico dell’Istituto Centrale per la Storia dell’Accademia delle Scienze della Rdt sino al 1983. Nel 1988 è divenuto dottore honoris causa dell’Università Humboldt di Berlino (Est). Ha pubblicato volumi e saggi sul fascismo e il revisionismo moderno.
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presso il Circolo dell'Associazione marxista Politica e Classe
via Barbieri n.95 - Bologna
2 commenti:
Leggere i nomi di ditte ancora oggi esistenti che all'epoca ebbero a che fare con il nazismo mette sempre una strana sensazione addosso. Come la IBM, che addirittura forniva un sistema di computo per gli arrivi e le "partenze" dai campi di sterminio...
A costo di passare per un "vecchio bolscevico", dico che certi legami sono organici, strutturali.
Il capitalismo necessita di un braccio armato (i vari nazismi e fascismi e parlo al plurale, per non dimenticare quelli sudamericani e non solo).
Del resto, come diceva Lenin nella sua opera "L'imperialismo fase estrema del capitalismo", la borghesia internazionale è vcollegata da un Paese all'altro da "milioni di fili".
Ciao.
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