mercoledì 19 maggio 2010

G. W. F. Hegel: la sproporzionata ricchezza di alcuni cittadini



Quanto la sproporzionata ricchezza di alcuni cittadini sia pericolosa anche per la più libera forma di costituzione, e sia in grado di distruggere la libertà stessa, lo mostra la storia negli esempi di un Pericle ad Atene, dei patrizi a Roma, la cui rovina il minaccioso influsso dei Gracchi e di altri cercò invano di impedire con proposte di leggi agrarie, e dei Medici a Firenze; e sarebbe importante ricercare quanta parte del rigoroso diritto di proprietà si debba sacrificare alla durevole forma di una repubblica. Al sistema del sanculottismo* in Francia si è forse fatto torto quando si è voluto cercare soltanto nella rapacità la fonte della maggiore uguaglianza della proprietà cui esso mirava.


[*] Allusione ai radicali di sinistra nella Rivoluzione francese, detti "sanculotti" (senza culotte) perché invece della culotte, i calzoni al ginocchio che portavano gli aristocratici, portavano calzoni lunghi

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da G. W. F. Hegel, Frammenti di studi storici, (1797-1802)
cit. in G. W F. Hegel, Detti memorabili di un filosofo,
a cura di Nicolao Merker, Editori Riuniti, Roma 1986
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3 commenti:

Marghi ha detto...

Bella citazione, non la ricordavo. Sempre resistenza Marghi

rudy ha detto...

Quanto a me, ho conosciuto questo brano di Hegel grazie alla bella antologia di Nicolao Merker, un autore che (a differenza di altri che furono esponenti della "scuola di Della Volpe) non ha dimenticato Marx, e altri, per es. Hegel.

Tornando al brano di H.: un pensiero grande e rigoroso, dedito all'analisi della modernità, può - come in questo caso - toccare il cuore della nostra attualità.

L. V. ha detto...

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