sabato 8 maggio 2010

D: [va] da sé, dunque ...


E n c i c l o p e d i a
d e l l a
n e o l i n g u a

D

[va] da sé, dunque ...





«Sono fascisti, fascisti sociali che credono nella Carta di Verona. Sono fascisti del nuovo millennio, come Gianfranco Fini definiva se stesso una ventina di anni fa. Va da sé che se devono menar le mani le menano. Ultimamente è successo spesso, anche se a Napoli il 1° maggio è stato uno di loro a rischiare la vita. Menano dunque. Ma sempre controvoglia. Il dettaglio è tutt’altro che secondario».

Lanfranco Pace:
"Ecco perché ho firmato l'appello in favore dei fascisti solari di CasaPound"
da Il Foglio, 7 maggio 2010

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L'immagine è tratta da: Indymedia Italia

lunedì 3 maggio 2010

dibattito sul nazifascismo - 6 maggio, Bologna



«La non analisi del fascismo è uno dei fatti politici più importanti di questi ultimi trent'anni»
Michel Foucault, 1977


«Cari amici, è bene ricordare date significative che hanno chiuso quell'episodio straordinario, nuovo per la storia italiana, che è stata la lotta di Liberazione. Però, stiamo attenti: non basta un giorno all'anno. In questa situazione, la Resistenza va ricordata coi fatti e con gli atti per ogni giorno che noi trascorriamo su questa terra che ci sostiene»
Renato Romagnoli, partigiano, 24 Aprile 2010 Xm24

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Che cosa è stato il nazifascismo? Un incidente di percorso nel luminoso cammino civile dell'Europa?
oppure qualcosa che ha radici profonde e insondate nella storia e nella cultura europee?
E' un fenomeno sconfitto e archiviato per sempre, oppure qualcosa che potrebbe ripetersi con pari violenza, pur in forme nuove e aggiornate?

Considerazioni a partire da due libri e rispettivi autori:
Luigi Fabbri, La Controrivoluzione Preventiva: riflessioni sul fascismo, ZIC, 2009.
Valerio Romitelli, L'odio per i partigiani: come e perché contrastarlo, Napoli, Cronopio, 2007.

Interverranno:
Marco Fincardi (Dipartimento di Storia, Univ. di Venezia)
Rudy M. Leonelli (Dipartimento di Filosofia, Univ. di Bologna)
Valerio Romitelli (Dipartimento di Storia, Univ. di Bologna)
a seguire, spazio al dibattito

giovedì 6 maggio, dalle ore 16
Giardino Dubcek - Facoltà di Scienze politiche
Strada Maggiore 45 - Bologna
(in caso di maltempo l'iniziativa si terrà presso l'aulaC, sempre a
Scienze Politiche)
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organizzato da Aula C Staffetta
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lunedì 26 aprile 2010

L'amore impossibile. Bologna, 27.4


L'amore impossibile.
Filosofia e letteratura da Rousseau a Lévi-Strauss

di Guglielmo Forni Rosa

(Marietti, 2010)



Ne discutono con l'autore:


Alberto Bertoni
Alberto Burgio
Giorgio Forni



martedì 27 aprile
ore 17,30

Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio
Sala dello Stabat Mater
piazza Galvani 1, Bologna


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mercoledì 21 aprile 2010

Michel Foucault, il corpo vivo della filosofia

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... Quanto a coloro per i quali crearsi dei problemi, cominciare e ricominciare, cercare, sbagliare, riprendere tutto da cima a fondo, e trovare ancora il modo di esitare a ogni passo, coloro, insomma, per i quali lavorare in modo problematico e in un continuo travaglio intellettuale, equivale a una posizione dimissionaria, be’, non siamo, chiaramente, dello stesso pianeta.

… il motivo che mi ha spinto era molto semplice. Spero anzi che, agli occhi di qualcuno, possa apparire sufficiente di per sé. È la curiosità; la sola specie di curiosità, comunque, che meriti d’esser praticata con una certa ostinazione: non già quella che cerca di assimilare ciò che conviene conoscere, ma quella che consente di smarrire le proprie certezze. A che varrebbe tanto accanimento nel sapere se non dovesse assicurare che l’acquisizione di conoscenze, e non, in un certo modo e quanto è possibile, la messa in crisi di colui che conosce? Vi sono dei momenti, nella vita, in cui la questione di sapere se si può pensare e vedere in modo diverso da quello in cui si pensa o si vede, è indispensabile per continuare a guardare o a riflettere. Mi si potrà forse obiettare che questi giochetti personali è meglio lasciarli dietro le quinte, e che, nel migliore dei casi, fanno parte di quei lavori di preparazione che si estinguono spontaneamente non appena han preso forma. Ma che sa è dunque la filosofia, oggi – voglio dire l’attività filosofica – se non è lavoro critico del pensiero su se stesso? Se non consiste, invece di legittimare ciò che si sa già, nel cominciare a sapere come e fino a qual punto sarebbe possibile pensare in modo diverso? Vi è sempre un che di derisorio nel discorso filosofico quando pretende dall’esterno, di dettar legge agli altri, dir loro dov’è la loro verità o come trovarla, o quando trae motivo di vanto dall’istruir loro il processo con ingenua positività; ma è suo pieno diritto esplorare ciò che ciò che, nel suo stesso pensiero, può essere mutato dall’esercizio di un sapere che le è estraneo. La “prova” – che va intesa come prova modificatrice di sé nel gioco della verità e non come appropriazione semplificatrice di altri a scopi di comunicazione – è il corpo vivo della filosofia, se questa è ancor oggi ciò che era un tempo, vale a dire un’“ascesi”, un esercizio di sé nel pensiero.

Michel Foucault, L’usage des plaisirs, Gallimard, Paris 1984, tr. it. di L. Guarino, L’uso dei piaceri, Feltrinelli, Milano 1984, p. 13-14.
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mercoledì 14 aprile 2010

Seminario. Michel Foucault: «una filosofia presente, inquieta, mobile lungo tutta la sua linea di contatto con la non-filosofia»



Università degli Studi di Bologna
Dipartimento di Filosofia
A. A. 2009-2010

Rudy M. Leonelli
dottore di ricerca in Filosofia

Seminario
per il corso di Filosofia della storia del prof. Manlio Iofrida

Michel Foucault:
«una filosofia presente, inquieta, mobile lungo tutta la sua linea di contatto con la non-filosofia»


 
Concentrandosi inizialmente su alcuni luoghi cruciali della Storia della follia nei quali la relazione tra filosofia e non-filosofia è particolarmente intenso, il seminario tende poi a mostrare come – attraverso un ininterrotto lavoro di ripensamento contrassegnato da una serie di rettifiche dirette o indirette – il tracciato della ricerca di Michel Foucault abbia operato incessanti spostamenti, in un processo di continua problematizzazione e riproblematizzazione.
Procedendo sulla linea di contatto della filosofia con la non-filosofia, le giornate conclusive sono dedicate all’esplicitazione del rapporto forte tra le inchieste di Foucault e certe analisi di Marx, in particolare con luoghi de Il capitale, libro I, IV sezione.

Testi:

Michel Foucault, Storia della follia nell’età classica, Rizzoli, qualunque ristampa.

Rudy M. Leonelli (a cura di), Foucault-Marx. Paralleli e paradossi, Bulzoni, Roma, 2010.
Parti di altri testi per i frequentanti verranno fornite in fotocopie.


Orario e sede del seminario: Giovedì, aula B, via Centotrecento 18, ore 11-13
da giovedì 15 aprile a giovedì 13 maggio 2010




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Avviso di conferenza:

giovedì 22 aprile


Giuseppe Panella
(docente presso la Scuola Normale Superiore di Pisa)
parteciperà al seminario con l'intervento:


Il lascito Foucault



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post correlati: Foucault-Marx. Paralleli e Paradossi
Foucault, Marx, marxismi



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