mercoledì 6 luglio 2011

Avendo gran disio

Luciano Berio
Avendo gran disio
da "Quattro Canzoni Popolari", No.3 (1947).






Testo di Jacopo da Lentini (-1247).

Cathy Berberian, voce
Bruno Canino, pianoforte

4 commenti:

simone moretti ha detto...

Ciao Rudy, ... Berio, Boulez ... complimenti. A parte tutto, ho visto che mi sono perso il festival delle culture antifasciste (mi sono accorto solo ora, ma tanto sono stato in vacanza una settimana in puglia quindi non potevo esserci). Vorrei tanto rivedere te e tutta la famiglia, fammi sapere se andate verso sud e riuscite a passare da me saremmo felici di ospitarvi. Io dovrei essere in ferie la settimana da 18 luglio e poi un'altra settimana (la prima di agosto). A presto

Anonimo ha detto...

meravigliosa musica .. eccellente fermo - immagine .. lodo e plaudo.

simone ha detto...

Ciao Rudy. Un consiglio per la tue enciclopedia della neolingua. Anche se la "C" già l'hai usata ...
"condivisibli" ... parola di Borghezio

Unknown ha detto...

chiedo scusa per il notevole ritardo di queste risposte: sono stato a lungo senza collegamento a Internet, e mi sono semplicemente limitato ad accettare-pubblicare i commenti graditi, per mezzo di fugaci sessioni da qualche internet point.

Per FranciaScaR: amo questo brano da tempo. Poi, per caso (o forse non a caso) ho trovato il bel video su Youtube. Tutto davvero eccellente, ci tengo solo a sottolineare che mi sono linitato a scegliere e ripubblicare un brano notevole. Il merito è di autori ed esecutori :-)

Per Simone: carissimo, mi è dispiaciuto non rispondere a tempo, ma finalmente eccomi.
Riguardo al Festival delle culture antifasciste di Bologna, di fatto si è puntato ad una dimensione più "locale", cioè non ad un appuntamento "nazionale", per sperimentare una presenza diffusa in città. Questo anche in funzione della necessità di "alleggerire" il lavoro organizzativo-logistico, e per permeare il territorio, convoilgendo spazi disponibilii, usando anche piazze, strade etc... Insomma: confrontarsi il più possibile con/nella città.
Quato a me (ero a Bologna in modo discontinuo, intermittente), mi sono limtato a seguire alcuni appuntamenti, in particolare gli incontri dedicati a Valerio Verbano, e qualche altro momento di discussione.
Naturalmente c'erano partecipazioni un po' da tutt'Italia, ma ridotte prevalentemente ad autori, artisti...., Il festival, appunto, non era organizzato come un appuntameto nazionale "di massa".

Attualmente sono ancora al sud, in questa lunga estate, piena di eventi (il precipitare della crisi, le manovre economiche-politiche, e in questi giorni i tumulti in Gran Bretagna. E naturalmente ho pensato molto al meticoloso e metodico boia norvegese, e alle indegne (e ahinoi, "sincere")del differenzialista Borghezio, da tempo noto a chi non rifiuti di guardare in faccia l'orrore prodotto dalle teorie-pratiche che perseguono lo "scontro di civiltà".
In Italia, e non solo, questi figuri sono al governo...