Scritti critici.
Saggi, articoli e recensioni di filosofia, politica e storia del presente
martedì 1 febbraio 2011
William Shakespeare - Alla forca la filosofia!
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«Alla forca la filosofia! Se la filosofia non può fare una Giulietta, svellere una città, rovesciare il decreto di un principe, non aiuta, non ha effetto».
Condivisibile, direi. Quel che a molti sfugge (o a loro piace che sfugga) è il fatto che la vera filosofia ha anche una funzione sociale... potenzialmente eversiva. Di un'"eversione" meno spettacolare di quella che può attuare l'arte, ma nel lungo periodo più solida. Io continuo (ora spero di non passare per un vecchio barbagianni!) a considerare straordinario il mito della caverna contenuto nella "Repubblica" di Platone... L'idea poi della giustizia come fatto etico ed insieme politico, beh, come può essere accantonata? Come avrai capito, in questo periodo a scuola sto affrontando (tra gli altri) i sofisti, Socrate e Platone. Purtroppo, vedo come i giovani siano parecchio ben disposti appunto verso i sofisti... questi psicagoghi (definizione del Le Bon rianalizzata da Freud ed ultimamente da Bodei)! Invece il lavoro filosofico, con tutta la sua fatica, le sue rinunce e L'AUTENTICO anticonformismo conta ben poco; non solo per i giovani. Ma già Callicle, nel Gorgia di Platone teorizzava la legge del più forte ed un nichilismo che definirei pre-nazista. A presto!
Caro Riccardo, è su un accordo di fondo con te sul fatto che la filosofia possa avere una funzione potenzialmente "eversiva" - o, forse, propriamente sovversiva, certo non "immediata" (in tutti i sensi) - che esplicito una mia riserva riguardo a quella che mi sembra una sorta "sottoscrizione" o "ripresa", o "derivazione" della condanna platonica dei sofisti. Diversi autori contemporanei, per es. due storie della filosofia come quella a cura di F. Câtelet e (tr. it. Rizzoli) e quella di N. Merker (Editori Riuniti) - ho scelto non caso due autori diversamente legati a Marx - tendono a mettere in luce aspetti fecondi e positivi dei sofisti, restati tradizionalmente a lungo screditati. Sono soltanto alcuni riferimenti, perché, per sviluppare questi problemi, ci vorrebbe molto spazio e molto tempo... Un abbraccio ancora una volta virtuale
2 commenti:
Condivisibile, direi.
Quel che a molti sfugge (o a loro piace che sfugga) è il fatto che la vera filosofia ha anche una funzione sociale... potenzialmente eversiva.
Di un'"eversione" meno spettacolare di quella che può attuare l'arte, ma nel lungo periodo più solida.
Io continuo (ora spero di non passare per un vecchio barbagianni!) a considerare straordinario il mito della caverna contenuto nella "Repubblica" di Platone...
L'idea poi della giustizia come fatto etico ed insieme politico, beh, come può essere accantonata?
Come avrai capito, in questo periodo a scuola sto affrontando (tra gli altri) i sofisti, Socrate e Platone.
Purtroppo, vedo come i giovani siano parecchio ben disposti appunto verso i sofisti... questi psicagoghi (definizione del Le Bon rianalizzata da Freud ed ultimamente da Bodei)!
Invece il lavoro filosofico, con tutta la sua fatica, le sue rinunce e L'AUTENTICO anticonformismo conta ben poco; non solo per i giovani.
Ma già Callicle, nel Gorgia di Platone teorizzava la legge del più forte ed un nichilismo che definirei pre-nazista.
A presto!
Caro Riccardo, è su un accordo di fondo con te sul fatto che la filosofia possa avere una funzione potenzialmente "eversiva" - o, forse, propriamente sovversiva, certo non "immediata" (in tutti i sensi) - che esplicito una mia riserva riguardo a quella che mi sembra una sorta "sottoscrizione" o "ripresa", o "derivazione" della condanna platonica dei sofisti.
Diversi autori contemporanei, per es. due storie della filosofia come quella a cura di F. Câtelet e (tr. it. Rizzoli) e quella di N. Merker (Editori Riuniti) - ho scelto non caso due autori diversamente legati a Marx - tendono a mettere in luce aspetti fecondi e positivi dei sofisti, restati tradizionalmente a lungo screditati.
Sono soltanto alcuni riferimenti, perché, per sviluppare questi problemi, ci vorrebbe molto spazio e molto tempo...
Un abbraccio ancora una volta virtuale
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