domenica 18 gennaio 2009

Primo comandamento. Un commento da Fabrizio De André




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Non avrai altro Dio all’infuori di me
,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse venute dall’est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te
E non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
E non mi hanno fatto del male.

Fabrizio De André,
da “Il testamento di Tito”,
La buona novella, 1970

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quel che è pazzesco, in tutto questo cianciare di religione che ci ammanniscono un po' tutti, è il trascurare completamente il fatto che ogni religione è un messaggio d'amore e di giustizia.
Il fatto che da burocrati del clero e da altri, le religioni siano state prostituite e ridotte ad instrumentum regni, non deve diventare un alibi per nessuno: nè kamikaze nè democratici, peraltro piuttosto immaginari.
Nella "Sura del gregge" leggiamo: "Se Dio l'avesse voluto, avrebbe fatto di voi un solo popolo; non l'ha fatto, per provarvi in ciò che vi ha dato. Gareggiate dunque nel compiere opere buone!"
Qui il Dio dell'Islam invita a non esasperare lotte religiose e/o dispute teologiche, ma ad agire solo in vista del bene comune. E' un messaggio che da cristiano e da comunista, trovo validissimo. Chiedo inoltre scusa ai musulmani ed alle musulmane se la mia citazione ed interpretazione dovesse risultare errata o poco documentata.

Anonimo ha detto...

Spero che questo bellissimo accoppiamento immagine e parole faccia da controveleno in questa città sempre più chiusa e intollerante

M G