giovedì 23 ottobre 2008

Un premio da Marginalia


Che incidenze abbia una grande considerazione del blog Marginalia non è una sorpresa per chi visita questo blog.
E' stata invece una gradita sorpresa il premio che Marginalia ha scelto di assegnare (tra gli altri) ad incidenze, che si trova così in buona compagnia, in una lista di blog scelti con perizia da Vincenza Perilli.

E adesso, stando alle regole del gioco, tocca me.
Il premio
Brillante weblog live specifica:
1) nel ricevere il premio, devi scrivere un post mostrando il premio e citando il nome di chi ti ha premiato, e il link del suo bloglive;
2) scegli un minimo di 7 bloglive (o di più) che credi siano brillanti
nei loro temi o nei loro design.
Esibisci il loro nome e il loro link.
Quindi avvisali di aver ottenuto il premio
"brillante WEBLOGLIVE"
.


Ci ho messo un po' a decidere, ma ecco le mie scelte.

Assegno il premio al blog di Alessandro Portelli che, conosciuto per i suoi testi, saggi, interventi e per il suo insegnamento di letteratura americana alla Sapienza, non ha bisogno di presentazione. Un blog (e un intellettuale) che hanno saputo esercitare con stile ed intelligenza una ininterrotta attenzione critica alla recrudescenza del razzismo, del neofascismo e dei revisionismi, per incidenze, sta senza dubbio nei primi posti.
E [un po' come ha fatto Paola Guazzo ne la nuova towanda, "rubando" una citazione da incidenze] "rubo" a mia volta al blog di Portelli una citazione da aggiungere al mio "arsenale":
Il lavoro culturale è spinto così dalla logica della non integrazione a costruirsi le armi per difendere la possibilità di sopravvivere; il lavoro culturale non può che trasformarsi in lotta politica per propria difesa e perché la lotta politica diventa il livello più alto di ogni lavoro culturale.
(Gianni Bosio)


Ancora sul filo tra lavoro letterario e critica dei revisionismi e dei rinfocolati razzismi, assegno il premio a letturalenta, di Luca Tassinari, una testata spiegata da questa frase programmatica (di Nietzsche, se la mia labirintica memoria non m'inganna): Non scrivere più nulla che non porti alla disperazione ogni genere di gente frettolosa.

A letturalenta devo la conoscenza del terzo blog che voglio premiare. Ha un bel nome, tra storia, memoria e attualità: Rosalucsemblog. Cito soltanto un post di non comune lucidità critica: memoria per dimenticare, ma amo anche certi suoi post graffianti o e/o tagienti sul nostro tempo e sulla vita quotidiana.

E, in tema di lucidità critica, non posso non ricordare un post breve che, nel tempo, continua a riaffiorarmi alla memoria: Meglio Vladimir che Mussolini, e una sua postilla, sulle ... quote (di fascismo) rosa...

Tra memoria e attualità, un premio al blog Carlo (chissà - detto per inciso - se il "carlo-carlo" dell'indirizzo web evoca Marx, o Cafiero, o Giuliani, o tutti e tre...). E' un blog sobrio, con una bella cura delle immagini, con testi e canzoni (da "deandriano" della prima ora - e irriducibile - ho apprezzato il rilancio de La domenica delle salme, un capolavoro della maturità, una diagnosi formidabile e implacabile della "nuova era"). E come perdesi un gioiellino come La Zekka Komunista? Negli ultimi bagliori dei movimenti degli anni Settanta -il fin troppo celebrato e svuotato '77, in particolare bolognese - quando ancora ci si incontrava spesso, ci si conosceva un po' tutti, si condividevano esperienze, correva, scritto sui muri, uno slogan, che recitava più o meno:
Che la morte ci trovi vivi - che la vita non ci trovi morti
E' un raro piacere, trent'anni dopo, incrociare nuovamente un compagno di quei tempi, tuttora capace di non farsi trovare "morto", dalla vita.

Un premio ad una mia "scoperta" recente: il blog Tic (Talk is cheap), che lo meriterebbe anche soltanto per il post Il sangue dei nonni.

E (ritornando all'intersezione tra letteratura, e più in generale scrittura, e antifascismo oggi, con cui ha preso inizio questo "catalogo" delle mie scelte) premio senza indugi il blog di Riccardo Uccheddu. Guardando le ruote.
Riccardo - per ora, una conoscenza in rete - ha tra l'altro curato un'edizione delle Lettere dal carcere di Antonio Gramsci. Devo ad un commento di Riccardo la riscoperta della forza attuale del termine controrivoluzione. Un concetto che incontravo nelle mie ricerche, che, ora che ci penso, ho iniziato a riutilizzare - in rapporto all'attualità - proprio qui, a proposito del revisionismo toponomastico, appunto, a proposito di Gramsci...

Inoltre - anche in ricordo di Dodi, che è stato fino alla fine il principale animatore - premio il blog del Circolo Iqbal Masih di Bologna, dal quale riprendo una frase del testamento di Iqbal:
Mi batterò non solo per liberare me stesso e i miei compagni di sventura dalle catene in cui mi trovonon solo quelle che colpiscono i bambini, ma anche gli adulti,perché non può esserci benessere per i bambini finché gli adulti saranno offesi e sfruttati.Vi abbraccio, vostro Iqbal.


Infine, un premio, con tutta ma mia solidarietà, al blog in ricordo di "Aldro": Federico Aldrovandi. Una delle tante vittime degli eccessi di "sicurezza". Che non sia dimenticato, che dia almeno la forza di combattere altre ingiustizie, altri abusi di potere nascosti e minimizzati, che aiuti ad evitare altri soprusi, altre vittime, anonime, "insignificanti", ma non per noi.


Ma chi avrà interesse a conoscere altri blog interessanti, ne troverà tanti altri nelle diverse rubriche nella barra laterale di incidenze.
Citarli tutti, sarebbe stato come non citarne nessuno, e ho dovuto scegliere, sicuramente rinunciando ad altri, che ho volta a volta linkato, convinto che meritino di essere conosciuti, visitati, letti...

7 commenti:

Carlo ha detto...

Ciao Rudy,grazie per il premio,amo essere citato,tranne che in tribunale.
Scherzi a parte la tua cosiderazione che il tempo ci trovi ancora "vivi è reciproca,parafrasando Lolli"noi se fossimo morti ce ne saremmo accorti "Il meccanismo di segnalre altri blog che amiamo mi piace e appena ho un'attimo mi attivo anch' io.Un'abbraccio.

Anonimo ha detto...

Ringrazio anch'io, Rudy, per la citazione.
Ho cercato di rispondere al tuo commento sul mio blog, ma l'alluvione che ha sommerso Cagliari e dintorni deve aver scombinato tutto.
In ogni caso, quanto prima vorrei scrivere un post sull'"oggetto-soggetto" blog come mezzo di informazione e controinformazione (se Dio ma non Silvio, vuole) ed il tuo blog sarà in prima fila.
Ciao.
Riccardo U.
riccardo-uccheddub.blogspot.com

Luca Tassinari ha detto...

Grazie per la segnalazione Rudy. Sì, la frase in esergo al mio blog è tratta dall'introduzione ad Aurora di Nietzsche. Un caro saluto.

Anonimo ha detto...

Per Carlo : decantata l'emozione (la sorpresa di ricevere un premio, per quanto simbolico, la responsabilità decidere quali altri blog assegnarlo...) ripenso. E mi avvedo, inaspettatamente che lo slogan (ormai "archeologico") "Che la morte ci trovi vivi - che la vita non ci trovi morti", si è fatto trovare "vivo". E, rievocato, dissepolto, ripreso più o meno parola per parola, ha mutato senso. Una trentina di anni fa era bello, con una sorta di solennità "guerriera", come un lampo, ma in un cielo cupo, plumbeo (penso al piombo dello stato d'assedio, dei divieti di assembramento in città, delle inquisizioni capillari, etc.), ma aveva un tono "eroicizzante" di fiera disperazione. Ora, mi sembra emanare un luminosità delicata, e non incerta, espressione di forza solida e serena, discreta e quasi impercettibile, ma proprio per questo, robusta.

Per Riccardo: attendo di leggere il tuo post quando troverai "terra", dopo il diluvio...
Mi sono accorto (di certe cose si diviene consapevoli dopo) che è davvero grazie a te che il termine "controrivoluzione" (su cui ragionavo in una prospettiva "retrospettiva" (in ricerche appassionati e utili, ma "archivistiche") ha ripreso vigore nei miei tentativi di capire la nostra nostra attualità. E che lo devo a te. E ho finalmente ritrovato tra i miei scaffali la mia copia un po' ingiallita de "La controrivoluzione preventiva" di Luigi Fabbri (ho una riedizione del 1975, Collana V. Vallera, Pistoia che, manco a farlo apposta, aveva come recapito: Aurelio Chessa, Iglesias, Cagliari... Insomma, qui c'è una pista sovversiva sarda: Gramsci, Chessa che rieditava l'eccezionale testo di Fabbri, e adesso tu che riediti le Lettere di Gramsci... :-)
Rileggo il libro di Fabbri, è un testo formidabile, e forse lo trovi anche dalle due parti...

Per Luca: rammentavo che la frase di Nietzsche - una di quelle che ti si imprimono nella mente - si trova in qualche sua introduzione, ma nel labirinto di Nietzsche, non avrei saputo dire in quale libro .
E' Aurora, e sono tornato a leggere la frase nel suo contesto (l'ultimo paragrafo dell'introduzione) scoprendo che tutto il titolo del tuo blog è una citazione una implicita di quel paragrafo: "Non per nulla si è stati filologi, e forse lo siamo ancora: la qual cosa vuol dire, maestri della lettura lenta ..."

Anonimo ha detto...

Ringrazio per le belle parole, Rudy: da compagno e da amico, anche se non ci conosciamo personalmente...
Il legame, per parlare più oggettivamente tra lotta per il comunismo e Sardegna esiste, certo va inteso nella prospettiva più ampia della lotta di classe.
Ma certo,il Gramsci "triplice o quadruplice provinciale" maturò in ambiente operaio. Andiamo tutti a lezione dalla classe, ci andarono anche i più grandi!
Ti chiedo urgentemente lumi (possibile entro oggi?)su questo: i familiari delle vittime di piazza Fontana sono stati "sollevati" dal pagamento delle spese, dopo la scandalosa sentenza del maggio 2005? Sto discutendo su questo con una persona, sul blog; sempre sul blog, sto preparando una risposta al "Sangue di vinti" di Pansa...
Ciao

Anonimo ha detto...

Caro Riccardo,
ho letto poco fa il tuo commento e la tua richiesta, e ti rispondo rapidamente indicandoti alcuni indirizzi web che permettono di ricostruire l'essenziale della vicenda.
Data l'urgenza della tua richiesta, no sto a inserirli come link cliccabili (richiederebbe più tempo), ma ti basta copiarli e poi incollarli nella barra di navigazione e ci arrivi in un attimo:

http://www.archivio900.it/it/articoli/art.aspx?id=5625

http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/politica/piazzafontana1/castellibeffa/castellibeffa.html

http://www.reti-invisibili.net/piazzafontana/articles/art_3567.html

L'ultimo articolo, chiarificatore, è tratto da Reti invisibili, un sito molto interessante che non a caso ho inserito da tempo nella rubrica "links" di incidenze.

Su Pansa: tra i blog premiati con il tuo, qui sopra, trovi anche "Talk is cheap", e la segnalazione del suo bel post "Il sangue dei nonni"...

Spero di esserti stato utile, ogni volta che ti fai vivo è un piacere.

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio per i lumi fornitimi, Rudy, nonchè per la tempestività; alcune cose le sto ancora vagliando, ma il materiale è nel suo complesso, davvero buono.
Anche a me fa piacere comunicare con te: forse perchè così vedo che non siamo rimasti pochi... zombies!
Quel che mi sta dando molto sui nervi, è 'sto dannato revisionismo storico: stamattina leggevo "da" te ciò che scrivi anche sul negazionismo e l'ho trovato stimolante anche dal punto di vista filosofico... la dissoluzione del soggetto, per es. Ed il fatto di scrivere sotto pseudonimi in modo da creare ed autocrearsi un consenso fasullo. Presto rileggerò il post (una serie, in realtà) ed invierò un commento meno estemporaneo.
RESISTERE RESISTERE RESISTERE.
La Storia non è finita e come diceva W. Benjamin, il nostro punto di vista dev'essere quello non dei nipoti ma dei padri. Un... futuro vendicatore è possibile.
Ciao!