Scritti critici. Saggi, articoli e recensioni di filosofia, politica e storia del presente
giovedì 28 maggio 2015
martedì 26 maggio 2015
sabato 23 maggio 2015
I devastatori del «Carlino» e l’Aula C
Per venticinque anni l’Aula C antifascista è stata un luogo aperto e plurale di confronto, di dibattiti, di pranzi autogestiti, di feste, di ironia e fratellanza, di presentazioni di libri, di cineforum, di mobilitazioni sociali e civili, di presa di coscienza di un mondo reale ben diverso dai racconti istituzionalizzati. Dal 1989 almeno due generazioni di attivisti l’hanno attraversata e, in quell’auletta, abbiamo tutte e tutti imparato qualcosa.Tutti sanno che la campagna di criminalizzazione condotta caparbiamente dal «Resto del Carlino» era un vezzo immotivato di giornalisti mediocri, servili e vendicativi.Tanti studenti lo hanno dichiarato a Radio Città del Capo e qualcuno ha affermato che era il «minimo» fare qualche scritta:
«Il
sequestro dell’aula è stato immotivato, non era cambiato niente
rispetto agli anni passati. Ciò che è cambiato riguarda la forte volontà
politica di criminalizzare lo spazio, fomentata dai giornali. L’aula è
stata attraversata sempre da persone diverse. Non c’erano buoni motivi
per sgomberarla».
Ma
il «Resto del Carlino» subito grida alla devastazione. Non che abbia
molte persone disponibili alla sua opera di propaganda. Un giorno
intervista tal prof.ssa Egeria Di Nallo, docente a Scienze Politiche,
che dichiara che «gli anarchici dell’Aula C sono feccia». Poi il giorno
dopo il «Carlino» intervista anche la figlia della Di Nallo, prof.
Francesca Rescigno, che insegna anch’essa – guarda caso! – a Scienze
Politiche… e dice intrepida: «Pensiamo alla Siria: ci scandalizziamo per
i monumenti distrutti e poi però quando imbrattano in nostri palazzi
nessuno apre bocca».
by Nodo sociale antifascista - BO
by Nodo sociale antifascista - BO
venerdì 22 maggio 2015
[BO] sab 23 mag: la Lega Nord contro la Legge Merlin in Piazza San Francesco
Sabato 23 maggio a Bologna dalle ore 9.30
alle ore 18.30 la Lega Nord ha annunciato un gazebo in Piazza San
Francesco per raccogliere firme contro la Legge Merlin.
Com’è noto, la legge Merlin non persegue
la prostituzione in sé, ma il favoreggiamento, l’induzione e lo
sfruttamento della prostituzione.
A cominciare dai sindaci «centrosinistri»
della Riviera romagnola, sono anni che partiti, amministratori e
benpensanti sognano di poter aprire degli «expo a luci rosse» per un
turismo sessuale «sicuro»: appartato, tassato e garantito da test medici
obbligatori.
Dopo aver diffamato sinti e rom per
settimane ed essere andati in giro per la Bolognina cercando di istigare
al razzismo qualche «onesto cittadino», ecco che la Lega Nord ora copia
dai «centrosinistri» una ulteriore proposta autoritaria di segregazione
sociale per «tutelare la salute pubblica e combattere il degrado»…
S’inventerebbero qualsiasi cosa pur di
orientare la rabbia sociale diffusa verso le persone più povere e
marginali e ottenere in tal modo qualche voto in più.
Invitiamo tutti coloro che si riconoscono
nei valori dell’antifascismo a vigilare perché nessun messaggio di
istigazione all’odio razziale, omofobo o sessista sia diffuso da questi
politicanti a caccia di voti.
by Nodo sociale antifascista Bologna
domenica 17 maggio 2015
[Gorizia] sab 23 mag h.15: manifestazione antifascista
Riceviamo e condividiamo:
Sabato 23 maggio i fascisti di CasaPound saranno in corteo nazionale (!) a Gorizia con lo slogan «risorgi combatti vinci» per ricordare in modo orrido il centenario dell’entrata in guerra dell’Italia.
Le
antifasciste e gli antifascisti rispondono con la mobilitazione di una
manifestazione promossa dall’Osservatorio Regionale Antifascista del
Friuli Venezia Giulia
e dunque
SABATO 23 MAGGIO 2015
MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA a GORIZIA
con concentramento in Piazzale della Stazione Ferroviaria
alle ORE 15.00
MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA a GORIZIA
con concentramento in Piazzale della Stazione Ferroviaria
alle ORE 15.00
lunedì 11 maggio 2015
domenica 3 maggio 2015
giovedì 30 aprile 2015
O Gorizia tu sei maledetta
La mattina del cinque d'agosto
si muovevan le truppe italiane
per Gorizia, le terre lontane
e dolente ognun si partì
martedì 21 aprile 2015
con le armi strappate al nemico fu nella insurrezione e all'avanguardia alla riconquista della sua libertà. 1943-1945
città partigiana
il 21 aprile 1945
i partigiani liberano Bologna
Piazza Nettuno
settembre 1943 - aprile 1945
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Sacrario ai Caduti per la Libertà
lunedì 20 aprile 2015
venerdì 17 aprile 2015
Ecologia esistenza lavoro - Officine Filosofiche
Dopo aver lavorato sui temi dell’ecologia e della natura, il gruppo di ricerca di Officine Filosofiche
ha rivolto la sua attenzione alla questione, oggi così attuale, del
lavoro, ponendosi una serie di interrogativi: come si prospetta il
problema del lavoro, di cui è stata dichiarata la “fine”, e che
comunque, con l’avvento della rivoluzione informatica, si è così
completamente trasformato, se lo consideriamo da un punto di vista
“ecologico”? Che ne è oggi del rapporto sociale, della collettività,
della “cooperazione” sulla base della nuova veste che ha assunto il
lavoro? Qual è il profilo di una nuova soggettività lavoratrice che
emerge dall’eredità di alcuni filoni portanti del pensiero novecentesco,
dall’operaismo all’antropologia filosofica, da Walter Benjamin a Enrico
Forni e Ferruccio Masini? Che posizione dobbiamo prendere rispetto
all’idea di limite, così importante dal punto di vista ecologico? Cosa
può significare applicare il paradigma ecologico di Gregory Bateson alla
sociologia, sia in senso teorico che pratico, e come devono essere
giudicate, da questo punto di vista, le tendenze attuali nel campo delle
politiche di Welfare? Che ne è oggi del lavoro dell’artigiano, così
legato alla corporeità del lavoratore, e assimilato da tutta una
tradizione al lavoro dell’artista? Cosa emerge, sul rapporto fra
tecnica, arte e natura, dal cinema di Jean Renoir? Come è da ripensare
la politica nel nuovo mondo della tecnica globale? E cosa ne è del
rapporto fra lavoro e gioco, su cui ha richiamato l’attenzione una
grande tradizione, da Schiller alla Scuola di Francoforte a Huizinga?
Le ricerche di Tim Ingold, il grande antropologo scozzese, hanno investito il problema della tecnica nei suoi rapporti con la biologia evoluzionistica e l’ecologia; la sua lezione ha un’importanza decisiva per rispondere alle questioni sopra sollevate. Per questo motivo, il volume si apre con un’intervista a questo studioso intorno ai temi fondamentali delle sue indagini.
Con un'intervista a Tim Ingold a cura di Ivano Gorzanelli
Gli autori: Andrea Angelini, Stefano Berni, Rosella Corda, Ubaldo Fadini, Ivano Gorzanelli, Alfonso Maurizio Iacono, Tim Ingold, Manlio Iofrida, Francesco Marchesi, Igor Pelgreffi, Stefano Righetti, Elettra Stimilli, Matteo Villa.
Le ricerche di Tim Ingold, il grande antropologo scozzese, hanno investito il problema della tecnica nei suoi rapporti con la biologia evoluzionistica e l’ecologia; la sua lezione ha un’importanza decisiva per rispondere alle questioni sopra sollevate. Per questo motivo, il volume si apre con un’intervista a questo studioso intorno ai temi fondamentali delle sue indagini.
Con un'intervista a Tim Ingold a cura di Ivano Gorzanelli
Gli autori: Andrea Angelini, Stefano Berni, Rosella Corda, Ubaldo Fadini, Ivano Gorzanelli, Alfonso Maurizio Iacono, Tim Ingold, Manlio Iofrida, Francesco Marchesi, Igor Pelgreffi, Stefano Righetti, Elettra Stimilli, Matteo Villa.
giovedì 9 aprile 2015
L'eresia bolognese - Documenti di una generazione ribelle (1967 - 1990)
Documenti di una generazione ribelle
a cura di Paolo Brunetti
EDIZIONI ANDROMEDA
EDIZIONI ANDROMEDA
Eresia bolognese perché a Bologna s'infranse per la prima volta, in modo sociale e largamente diffuso, l'ordine consacrato della virtù del lavoro salariato come orizzonte di vita . . . a vita. il movimento movimento del rifiuto del lavoro risale ai tempi biblici Adamo nel giardino dell'Eden, non lavorava), ma le lotte dei due secoli passati si erano scontrate con l'insufficiente sviluppo delle forze produttive. il grande progresso economico seguito alla Seconda Guerra Mondiale e i lunghi anni dal lungo dopoguerra avevano posto all'ordine del futuro il superamento della costrizione al lavoro. affermare tutto questo nella città capitale nella città capitale del comunismo euro-occidentale, fondato sull'ideologia del lavoro, fu un'autentica eresia portata avanti dal gruppo bolognese di Potere Operaio . . .
Se la nostra è stata un'eresia, di fronte alla catastrofe sociale cui ha portato il partito del lavoro la medesima eresia è oggi diventata il Sol dell'avvenire.
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(DVD con oltre 2000 pagine più numerosi video)
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