L’energia
dell’errore. Libro sul soggetto
Meditare
milioni di possibili associazioni
per
sceglier tra di esse una su un milione,
è terribilmente
difficile.
s
Lev
Tolstoj, lettera a Fet, 17 novembre 1870.
Queste
parole sono state inserite nel titolo con l’autorizzazione di Lev
Nicolaievič
Tolstoj.
Nell’aprile
1878 egli scriveva a N. N. Strachov di provare un senso di
impreparazione al lavoro, alla tensione; la tensione è necessaria
quando si è trovato e scelto.
Egli
consola N. N. Strachov, che si lagna della difficoltà del lavoro:
«Conosco
molto bene questa sensazione – addirittura, ora, negli ultimi
tempi, la sto provando: tutto parrebbe pronto per scrivere – per
compiere il proprio dovere terreno, ma manca la spinta della fede in se stessi, nell'importanza della causa, manca l’energia
dell’errore; quella spontanea energia terrena che è impossibile
inventare E non si può cominciare».
Tutto
questo riguarda la spontaneità delle forze della natura, che operano
in modi diversi e non immediati, e creano quella confusione che
chiamiamo mondo.
Una
volta, sorridendo, Majakovskij scrisse sulle «cose dell’altro
mondo»:
Un
vecchio disegno, non si sa di chi.
Un
primo disegno non riuscito di una balena.
Niente
riesce senza fatica. I fiori sbocciano e gli uccelli arrivano al
momento giusto solo dopo molte ore di preparazione.