A metà dicembre Forza Nuova avrebbe voluto organizzare a Genova un raduno europeo dell’estrema destra neofascista e neonazista, ma viste le reazioni ostili in città ha lasciato perdere…
Allora Forza Nuova ha puntato su Milano
come sede per quel raduno dell’estrema destra europea, ma anche qui non
gli è andata bene perché non è parso opportuno permettere una riunione
di partitini negazionisti e antisemiti nella settimana della «Giornata
della Memoria»…
Così quelli di Forza Nuova hanno pensato di venirsene a Bologna
e martedì 19 gennaio vorrebbero tenere in città quel raduno europeo di
esponenti dell’estremismo nero, con a capo il mortifero ducetto Roberto
Fiore…
Subito il sindaco Virginio Merola si è
chiesto come mai l’estrema destra non abbia «niente di meglio da fare
nella vita che rompere le palle a questa città».
A quanto pare il sindaco Merola non possiede uno specchio e non riesce a vedere il perché. Non è lui che in più occasioni
ha difeso il «diritto costituzionale di manifestare» per i neonazisti
di Forza Nuova? Non è lui che non ha mai avuto nulla da dire
sull’attivismo neofascista in città e non ha commentato il fatto che la
Procura di Bologna abbia assegnato una sorta di centro sociale all’estrema destra?
Per colmo del ridicolo, il capogruppo
regionale del PD, tal Stefano Caliandro, ha scongiurato i neonazisti di
fare i «bravi ragazzi» e di non esibirsi in saluti romani davanti al
Sacrario partigiano come ha fatto di recente la Lega Nord…
Come se il problema fosse il movimento di un braccio e non l’ideologia violenta e omicida che questa gente propaganda.
Forza Nuova è un partitino razzista,
sessista, xenofobo, integralista, omofobo, antisemita, che ha commesso,
anche in questa regione, continui atti di violenza fisica e simbolica. E
se ora lo fa un po’ meno, ciò è dovuto solo alle mobilitazioni
dell’antifascismo militante.
Intanto Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Arci e Libera promuovono un presidio antifascista per martedì 19 gennaio alle ore 17.30 in Piazza Nettuno di Fronte al Sacrario dei Caduti.
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– gennaio 16, 2016
Ecco cos’è Forza Nuova
Diffondevano idee naziste e antisemite,
negavano lo sterminio ebraico, sostenevano la superiorità della «razza
bianca», hanno effettuato almeno 50 «pestaggi terapeutici» di migranti, e
tutto in nome del «patriottismo»…
Ecco cos’è Forza Nuova. Sono quelli che fanno i perbenisti solo di giorno, alla luce del sole. Vedi qui e qui e qui.
Sono quelli che organizzano concerti nazirock per propagandare le loro «legittime offese».
Sono gli squadristi che a Verona
hanno inseguito e picchiato un giovane attivista e fanno opera
sistematica di intimidazione nei confronti dell’antagonismo sociale.
Ora questa gente pretenderebbe di tenere a Bologna un raduno europeo degli esponenti dell’estrema destra neofascista e neonazista per martedì 19 gennaio capeggiato dal leader di Forza Nuova Roberto Fiore.
Dal canto suo, il PD bolognese scongiura i
neonazisti di «evitare i saluti romani» o si rammarica che vengano
ancora a «rompere le palle»…
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– gennaio 15, 2016
[BO] sab 16 e dom 17 gen: un fazzoletto rosso contro il fascioleghismo
Sabato 16 e domenica 17 gennaio ci sarà una gran «gazebata»
della Lega Nord a Bologna e pare si metteranno come al solito a ridosso
di Piazza Maggiore all’angolo fra via D’Azeglio e Carbonesi.
Sabato 23 gennaio la Lega Nord effettuerà una ronda in via Indipendenza contro la presunta «invasione» di venditori di strada. Li chiamano «abusivi», proprio loro che hanno truffato 40 milioni di euro di rimborsi elettorali e hanno dato il loro contributo alle infiltrazioni mafiose al Nord…
Intanto c’è chi si è stancato degli
sfoggi di forza securitaria che trasformano la città in uno spazio
sempre più cupo e ostile.
Ed è nata intanto questa iniziativa:
SABATO 16 e DOMENICA 17 GENNAIO, in
risposta all’ennesima discesa in campo della Lega Nord, e a tutto il
marciume che ha invaso la nostra città APPENDIAMO UN FAZZOLETTO ROSSO,
dalle nostre finestre srotoliamo striscioni, volantini, cartelloni e
quant’altro PER LASCIARE UN MESSAGGIO ALLA LEGA COME A TUTTI GLI ALTRI
RAZZISTI E SESSISTI:
NOI QUI COME OVUNQUE NON VI VOGLIAMO!
Sotto le nostre finestre, per le nostre
strade, abbiamo visto e continuiamo a vedere sfoggi di forza securitaria
che trasformano la nostra città in uno spazio cupo e ostile.
Sotto le nostre finestre, poco lontano
dai nostri occhi e troppo vicine alla nostra quotidianità, si diffondono
ronde volte a difendere «attività commerciali gestite da italiani» e
presidi dell’esercito.
Sotto le nostre finestre, i fascisti di
forza nuova propongono concerti identitari nazirock, così consapevoli
del rifiuto cittadino e così vigliacchi da essere costretti a nascondere
i luoghi dei loro eventi pur di restare al sicuro nelle loro fogne.
Sotto le nostre finestre, nella stessa
Bologna in cui l’amministrazione comunale interrompe bruscamente le
trattative per la ricerca di un nuovo spazio per Atlantide, nella stessa
Bologna degli sgomberi incessanti, è guarda caso un gruppo di fascisti a
trovare spazio e agibilità presso l’ex Consorzio Agrario di Via Mattei,
a due passi dall’HUB per richiedenti asilo, con annessa la comodità di
avere a portata di mano, e comodamente serviti, gli «oggetti» delle loro
ronde xenofobe.
Sotto le nostre finestre, l’unica
prospettiva per gli spazi cittadini abbandonati – spazi, quindi, di
tutt* – è quella di restare tali, o diventare covi di fascisti.
Sotto le nostre finestre, quanti oggi
lanciano «gazebate» razziste ieri salutavano a braccio teso il sacrario
dei caduti partigiani, offendendo non solo le culture antifasciste, ma
anche un simbolo della storia e dell’identità della stessa città che ora
proclamano di onorare e difendere.
Sotto le nostre finestre, coloro che si
sono sempre disinteressati o che si sono addirittura mossi contro le
nostre lotte, oggi strumentalizzano i corpi e le battaglie delle donne,
sensibili alle violenze e ai temi dell’antisessismo solo quando possono
sfruttarli e corroderli al fine di diffondere razzismo e securitarismo.
È per questo che vi invitiamo ad
affacciarvi e a guardare quanto succede, ed utilizzare quelle stesse
finestre per esporre un netto NO a questo modo autoritario e subdolo di
concepire i corpi, le politiche e le nostre vite in generale.
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– gennaio 15, 2016
[Parma] ven 15 gen h.10.30: presidio antifascista per Andre, Pippo e Tommy
Nell’aprile del 2014 veniva danneggiata
una sede dei neofascisti di CasaPound in provincia di Parma in cui
alcuni militanti avevano organizzato un raduno denominato «The
Revolution Party».
Tre antifascisti ora vanno a processo per
quel fatto con accuse sproporzionate che dimostrano ancora una volta
l’accanimento dello Stato contro chi lotta nelle strade e nelle città
per opporsi all’ignoranza e alla violenza dei nuovi fascisti.
Sabato 15 gennaio alle ore 10.30 si terrà a Parma un presidio di solidarietà con Andre, Pippo e Tommy.
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– gennaio 14, 2016
[BO] sab 23 gen: ronda fascioleghista in Via Indipendenza
Non appena qualche gruppo dell’estrema
destra ricomincia con la pantomima razzista delle ronde, subito tutte le
destre cittadine fanno a gara per ottenere visibilità fomentando e
cavalcando le paure, gli egoismi e i risentimenti di un paese impoverito
e confuso. È avvenuto in settembre per la Stazione e ora si ricomincia.
Così, dopo la recente ronda
di Forza Nuova in Bolognina, ecco una nuova ronda organizzata per il 23
gennaio via Indipendenza con lo slogan «Riprendiamo i NOSTRI portici».
Non più contro l’inesistente «racket dei pachistani», ma contro un
presunto «SUK abusivo». Questo il comunicato dell’iniziativa:
«Il PD è
riuscito a trasformare la via principale di Bologna – via Indipendenza –
da luogo di shopping che porta in Piazza Maggiore… a un vero e proprio
SUK abusivo.
Il 23
Gennaio abbiamo deciso di riprenderci i portici, impedendo pacificamente
alle decine di ABUSUVI di stendere la loro merce.
Saranno
presenti oltre la Lega Nord, i consiglieri di «Uniti si Vince» Lorenzo
Tomassini Daniele Carella Michele Facci, e Fratelli d’Italia – Fabrizio
Nofori. L’iniziativa è allargata a chiunque sia stufo di vedere Bologna
ridotta così!»
Noi siamo stufi invece di questi
sciacalli che seminano odio per accattare qualche voto. In tempi di
crisi, il razzismo e la xenofobia sono comodi espedienti per controllare
e deviare il rancore sociale dalle cause effettive che lo provocano.
Eia eia alla larga!
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– gennaio 14, 2016
[BO] Ancora ronde neonaziste in Bolognina
Qualche tempo fa i media hanno
cominciato a parlare di un immaginario «racket dei pachistani» che in
Bolognina avrebbe danneggiato negozi di «italiani» per rilevare le loro
attività.
Poi le cosiddette «spaccate» sono
arrivate anche in zone più centrali della città: in Piazza Aldrovandi,
in Piazza della Mercanzia, in Via San Vitale, in Via Murri. Sono
scorrerie rischiose con pochi e incerti guadagni. Non ci voleva molto a
capire che dietro questi episodi c’è la crescente miseria sociale, la
mancanza di prospettive, lo spaccio di droga per tener buono chi non ha
niente. Più si aggrava la crisi economica, più questi fenomeni si
moltiplicheranno.
E infatti nessun giornale ha più fatto
parola del misterioso «racket dei pachistani», come era finito subito
nel dimenticatoio anche il fantastico «racket dei lavavetri» inventato
nel 2007 dal sindaco Cofferati…
Ora però, approfittando della propaganda razzista dei media
di regime, ecco che i neonazisti bolognesi di Forza Nuova hanno
organizzato nuove ronde in giro per la Bolognina in favore delle
«attività commerciali gestite da italiani» e per difendere un «tessuto
sociale devastato dall’immigrazione selvaggia».
Riteniamo un fatto grave che in Bolognina
si organizzino ronde razziste effettuate solo per diffondere odio e
ignoranza. Ed è ancor più grave che vi sia dietro un partito come Forza
Nuova i cui militanti si sono distinti, anche a Bologna, per violenze e
pestaggi.
Chi semina vento raccolga tempesta!
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– gennaio 13, 2016
Sempre più in Europa si profila un
conflitto civile che non deve trovarci impreparati. Già da oltre un
decennio cresce ovunque una marea nera di violenze nazionaliste e ciò
dovrebbe farci anzitutto comprendere che il nazifascismo non è stato un
incidente di percorso nel luminoso cammino dell’Europa, ma ha profonde,
insondate radici nella cultura europea, ed è un fenomeno che potrebbe
dunque ripetersi con pari violenza, pur in forme nuove e aggiornate.
Oggi la destra parla di «sessismo
islamico» proprio mentre non passa giorno in Italia che non vi siano
violenze e femminicidi in famiglia, spesso spiegati dai media con sottili analisi psicologiche per la pace della buona borghesia benpensante…
Vedi:
In Germania la cultura dello stupro non è stata importata: è sempre esistita, di Stefanie Lohaus e Anne Wizorek
#Colonia – contro l’uso razzista del corpo delle donne, di Margherita
La violenza contro le donne a Colonia non c’entra con l’immigrazione, di Dinah Riese
In Germania la cultura dello stupro non è stata importata: è sempre esistita, di Stefanie Lohaus e Anne Wizorek
#Colonia – contro l’uso razzista del corpo delle donne, di Margherita
La violenza contro le donne a Colonia non c’entra con l’immigrazione, di Dinah Riese
Allo stesso modo, oggi la destra parla di «bullismo islamico» proprio mentre non passa giorno in Italia senza che una sguaiata cultura nazionalista promuova lo scadimento umano e la violenza senza senso dei più giovani. In Italia un ragazzo su tre ha subito atti di bullismo…
In Germania, dopo mesi di attentati contro i centri di accoglienza, adesso i neonazisti sono passati ai pogrom
razzisti e alla «caccia allo straniero» nei quartieri di periferia. A
Colonia ci sono stati pestaggi organizzati dall’estrema destra sui social network. A Lipsia un gruppo di neonazisti e di hooligan
ha incendiato e devastato diversi negozi gestiti da immigrati nel
quartiere di Connewitz. E quattro militanti del gruppo neonazista
«Oldschool Society» sono stati arrestati mentre pianificavano attentati contro moschee e centri di accoglienza per i profughi.
Intanto pare che 372 neonazisti tedeschi siano passati in clandestinità.
A metà settembre risultavano 450 mandati di arresto contro 372
estremisti di destra per omicidi, aggressioni, rapine, frodi e furti. Ma
la polizia non li ha arrestati e vi è l’ipotesi che si siano
organizzati in bande armate. Potrebbe così riprodursi il caso del gruppo
«Clandestinità Nazionalsocialista» (NSU) scoperto nell’autunno del 2011
dopo che aveva assassinato almeno dieci persone di origine
straniera fra il 2000 e il 2010 e compiuto attentati dinamitardi in
varie città tedesche.
Nel 2011 si scoprì che i servizi segreti
tedeschi conoscevano benissimo la cellula neonazista in clandestinità.
Sapevano cosa faceva e che aveva già ucciso. Ma non li hanno fermati.
Addirittura li avrebbero sovvenzionati come informatori…
E in Germania il neonazismo diventa un fenomeno sempre più radicato e inquietante anche nelle zone rurali.
Oggi la devastazione cresce in ogni
angolo del mondo e presto potremmo trovarci a fare i conti con un’Europa
ancor più cupa e terribile di quella attuale.
Ora e sempre resistenza!
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– gennaio 13, 2016
[BO] E riecco la Lega Nord…
Sabato 16 e domenica 17 gennaio la Lega
Nord ha annunciato di voler tenere a Bologna una «gazebata» dal centro
città fino alle periferie.
Sono quelli che l’8 novembre hanno portato in Piazza Maggiore comitive di gente che faceva saluti romani e gridava slogan fascisti.
Sono quelli che non perdono occasione per istigare all’odio razzista e alla guerra fra poveri.
Sono quelli che ieri adoravano il dio Po e adesso invece brandiscono il Presepe come arma impropria.
Sono quelli che hanno promosso presidi
xenofobi in Via Mattei e hanno chiesto a gran voce il recupero dell’ex
Consorzio Agricolo ora affidato a un ex pugile di estrema destra.
Ma la loro propaganda d’odio non ci può far dimenticare che cosa sia realmente la Lega Nord: un partito corrotto, colluso, bugiardo, truffatore, affarista.
Invitiamo tutte e tutti a vigilare
affinché la «gazebata» leghista resti nei limiti della buona creanza e
non si trasformi in un’occasione di propaganda razzista e di apologia di
fascismo.
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– gennaio 13, 2016
La «Befana tricolore» dell’estrema destra
Ieri erano tutti celtiche e saluti
romani, oggi cercano di camuffarsi da comitati cittadini come «Forlì ai
Forlivesi», «Mantova ai Virgiliani», «Rimini ai Riminesi»…
Ieri adoravano il dio Po, Odino e il Walhalla, oggi brandiscono invece il Presepe e il Crocifisso…
Hanno capito che la cultura
nazionalpopolare è oggi lo strumento più idoneo per spargere razzismo
nella società e magari costruirci sopra qualche mediocrissima carriera
di politici locali.
Così, quest’anno in tutt’Italia l’estrema destra ha puntato molto… sulla Befana. Ma Sondrio Antifascista ha sbugiardato l’operazione con una filastrocca e un volantino. Questa la splendida filastrocca:
La Befana vien di notte e i fascisti prende a botte.
Dà una falce al bimbo bello e un martello a suo fratello
sono doni popolari da lasciare ai proletari.
La Befana è tutta rossa e ci guida alla riscossa:
«Su compagni! Giù dal letto, non è tempo di dormir!
Testa alta e pugno chiuso verso il sol dell’avvenir!!»
Dà una falce al bimbo bello e un martello a suo fratello
sono doni popolari da lasciare ai proletari.
La Befana è tutta rossa e ci guida alla riscossa:
«Su compagni! Giù dal letto, non è tempo di dormir!
Testa alta e pugno chiuso verso il sol dell’avvenir!!»
E questo il volantino distribuito per le vie di Sondrio:
SMASCHERIAMO LA BUFFONATA DELLA «BEFANA TRICOLORE»
La chiamano «Befana Tricolore» e usano
slogan come «solidarietà italiana» ed «aiuto alle famiglie disagiate»
per far breccia nelle coscienze meno informate; dicono di volere
distribuire giocattoli ai bambini, in realtà cercano di comperare la tua
benevolenza ed il tuo consenso.
Parlano di bambini e fanno politica, e la
fanno usando lo strumento del razzismo, ancora più odioso se si pensa
che, ad essere discriminati, sono altri bambini: quelli che non vengono
da una famiglia italiana (ma poniamoci una domanda, se la famiglia
italiana fosse di colore o musulmana riceverebbe questi doni?). Come se
indigenza e povertà riguardassero un’etnia, una nazione, e non una
condizione diffusa dove c’è ingiustizia sociale e sfruttamento.
Usano tuo figlio per arrivare a te; usano
la debolezza della tua condizione economica e lo sguardo di tuo figlio
per farti diventare come loro: RAZZISTA, FASCISTA, XENOFOBO.
Sono soltanto dei vili vigliacchi ed ipocriti razzisti, e come tutti i razzisti fanno schifo.
Tu, con loro, non hai proprio nulla a che spartire.
Se uscissero con li loro vero volto (Forza Nuova, CasaPound…) non ti avvicineresti ai loro gazebo!!
AMA L’UMANITÀ, ODIA IL RAZZISMO!
Azione Antifascista – Sondrio
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– gennaio 6, 2016
Squadrismo, Stato e grande capitale
In poco più di due settimane sono
tantissime le firme raccolte in Lombardia per chiedere al Presidente
della Repubblica di sciogliere i gruppi politici di ispirazione
neofascista. Lanciata il 16 dicembre, la campagna «Una firma contro il fascismo» ha già superato le 14mila adesioni.
Certo è che, in questi ultimi mesi, i media
sembrano sempre meno interessati agli episodi di violenza razzista e
squadrista dell’estrema destra. Anche la parola «neofascismo» o
«neofascista» viene usata sempre più raramente, e certo non perché il
fenomeno sia in calo. Secondo il «Gazzettino»,
a Treviso un giovane «vicino agli ambienti di estrema destra» è stato
arrestato per lesioni e ingiurie aggravate ai danni di un 18enne
marocchino.
Tuttavia oggi non sono certo i gruppi
neofascisti e neonazisti a costituire un «pericolo per la democrazia»,
ma il vero pericolo di fascismo si deve piuttosto alla fascistizzazione
degli apparati dello Stato, a una propaganda nazionalista e razzista
sempre più aggressiva e manipolatoria, alle controriforme politiche e costituzionali del Governo Renzi dopo le ammonizioni della banca statunitense JP Morgan…
In tempi di crisi economica, l’alleanza
inconfessabile tra fascismo e grande capitale si rafforza. Nel 2013 un
grande istituto del potere finanziario mondiale come la banca JP Morgan
chiedeva di ridimensionare drasticamente l’«eccesso di democrazia» (!)
nell’Eurozona: «Dovete liberarvi delle vostre costituzioni sinistroide e
antifasciste», scrivevano gli esperti di JP Morgan.
Restano allora attuali le parole che Luigi Fabbri scriveva, proprio a Bologna, nel 1921:
«Però
ingaggiare la lotta materiale contro il fascismo, come organismo a sé,
non vedendo altro nemico che lui, sarebbe un pessimo affare; sarebbe
come tagliare i rami d’una pianta venefica, lasciandone intatto il
tronco, come sciogliersi da qualche tentacolo della piovra senza
colpirne la testa. Si potrà infliggere così al fascismo qualche
sconfitta parziale, si potran seminare tra i fascisti dei lutti; ma ciò
non servirà che ad inasprire inutilmente la lotta, e può servire a
rafforzare il fascismo, contribuire a farlo diventare un organismo
sempre più robusto.
La lotta
contro il fascismo non può essere fatta in modo efficace che colpendolo
attraverso le istituzioni politiche ed economiche, da cui emana e da cui
trae alimento. I rivoluzionari, del resto, che mirano all’abbattimento
del Capitalismo e dello Stato, se si lasciassero tirare fuori strada dal
fascismo, come un fulmine che si lascia attirare dal parafulmine, e
dedicassero le loro forze e si esaurissero nel combattere il solo
fascismo, renderebbero un servigio alle istituzioni che pur vorrebbero
demolire. Lo Stato capitalistico col babau del fascismo
riuscirebbe non solo a difendersi, a viver più tranquillo, ma anche a
convincere una parte del proletariato a collaborare con lui, a
schierarsi dalla sua parte».
Posted in General.
– gennaio 5, 2016