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venerdì 15 gennaio 2016

[BO] sab 23 gen: ronda fascioleghista in Via Indipendenza


Sabato 16 e domenica 17 gennaio pare ci sarà pure Matteo Salvini alla gran «gazebata»della Lega Nord a Bologna e si metteranno come al solito a ridosso di Piazza Maggiore all’angolo fra via D’Azeglio e Carbonesi.
Sabato 23 gennaio la Lega Nord effettuerà una ronda in via Indipendenza contro la presunta «invasione» di venditori di strada.
Intanto c’è chi si è stancato degli sfoggi di forza securitaria che trasformano la città in uno spazio sempre più cupo e ostile.
Ed è nata intanto questa iniziativa:

SABATO 16 e DOMENICA 17 GENNAIO, in risposta all’ennesima discesa in campo della Lega Nord, e a tutto il marciume che ha invaso la nostra città APPENDIAMO UN FAZZOLETTO ROSSO, dalle nostre finestre srotoliamo striscioni, volantini, cartelloni e quant’altro PER LASCIARE UN MESSAGGIO ALLA LEGA COME A TUTTI GLI ALTRI RAZZISTI E SESSISTI:
NOI QUI COME OVUNQUE NON VI VOGLIAMO!
Sotto le nostre finestre, per le nostre strade, abbiamo visto e continuiamo a vedere sfoggi di forza securitaria che trasformano la nostra città in uno spazio cupo e ostile.
Sotto le nostre finestre, poco lontano dai nostri occhi e troppo vicine alla nostra quotidianità, si diffondono ronde volte a difendere «attività commerciali gestite da italiani» e presidi dell’esercito.
Sotto le nostre finestre, i fascisti di forza nuova propongono concerti identitari nazirock, così consapevoli del rifiuto cittadino e così vigliacchi da essere costretti a nascondere i luoghi dei loro eventi pur di restare al sicuro nelle loro fogne.
Sotto le nostre finestre, nella stessa Bologna in cui l’amministrazione comunale interrompe bruscamente le trattative per la ricerca di un nuovo spazio per Atlantide, nella stessa Bologna degli sgomberi incessanti, è guarda caso un gruppo di fascisti a trovare spazio e agibilità presso l’ex Consorzio Agrario di Via Mattei, a due passi dall’HUB per richiedenti asilo, con annessa la comodità di avere a portata di mano, e comodamente serviti, gli «oggetti» delle loro ronde xenofobe.
Sotto le nostre finestre, l’unica prospettiva per gli spazi cittadini abbandonati – spazi, quindi, di tutt* – è quella di restare tali, o diventare covi di fascisti.
Sotto le nostre finestre, quanti oggi lanciano «gazebate» razziste ieri salutavano a braccio teso il sacrario dei caduti partigiani, offendendo non solo le culture antifasciste, ma anche un simbolo della storia e dell’identità della stessa città che ora proclamano di onorare e difendere.
Sotto le nostre finestre, coloro che si sono sempre disinteressati o che si sono addirittura mossi contro le nostre lotte, oggi strumentalizzano i corpi e le battaglie delle donne, sensibili alle violenze e ai temi dell’antisessismo solo quando possono sfruttarli e corroderli al fine di diffondere razzismo e securitarismo.
È per questo che vi invitiamo ad affacciarvi e a guardare quanto succede, ed utilizzare quelle stesse finestre per esporre un netto NO a questo modo autoritario e subdolo di concepire i corpi, le politiche e le nostre vite in generale.
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By staffetta  gennaio 15, 2016



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Mailing list "antifascistabologna" (ex AAP)

E' importante prendere visione della policy della lista, disponibile all'indirizzo:
https://www.autistici.org/mailman/listinfo/antifascistabologna

Riportare correttamente le citazioni facilita la fruizione della lista!
http://wiki.news.nic.it/QuotarBene

[BO] sab 16 e dom 17 gen: un fazzoletto rosso contro il fascioleghismo

Sabato 16 e domenica 17 gennaio pare ci sarà pure Matteo Salvini alla gran «gazebata»della Lega Nord a Bologna e si metteranno come al solito a ridosso di Piazza Maggiore all’angolo fra via D’Azeglio e Carbonesi.
Sabato 23 gennaio la Lega Nord effettuerà una ronda in via Indipendenza contro la presunta «invasione» di venditori di strada.
Intanto c’è chi si è stancato degli sfoggi di forza securitaria che trasformano la città in uno spazio sempre più cupo e ostile.
Ed è nata intanto questa iniziativa:
SABATO 16 e DOMENICA 17 GENNAIO, in risposta all’ennesima discesa in campo della Lega Nord, e a tutto il marciume che ha invaso la nostra città APPENDIAMO UN FAZZOLETTO ROSSO, dalle nostre finestre srotoliamo striscioni, volantini, cartelloni e quant’altro PER LASCIARE UN MESSAGGIO ALLA LEGA COME A TUTTI GLI ALTRI RAZZISTI E SESSISTI:
NOI QUI COME OVUNQUE NON VI VOGLIAMO!
Sotto le nostre finestre, per le nostre strade, abbiamo visto e continuiamo a vedere sfoggi di forza securitaria che trasformano la nostra città in uno spazio cupo e ostile.
Sotto le nostre finestre, poco lontano dai nostri occhi e troppo vicine alla nostra quotidianità, si diffondono ronde volte a difendere «attività commerciali gestite da italiani» e presidi dell’esercito.
Sotto le nostre finestre, i fascisti di forza nuova propongono concerti identitari nazirock, così consapevoli del rifiuto cittadino e così vigliacchi da essere costretti a nascondere i luoghi dei loro eventi pur di restare al sicuro nelle loro fogne.
Sotto le nostre finestre, nella stessa Bologna in cui l’amministrazione comunale interrompe bruscamente le trattative per la ricerca di un nuovo spazio per Atlantide, nella stessa Bologna degli sgomberi incessanti, è guarda caso un gruppo di fascisti a trovare spazio e agibilità presso l’ex Consorzio Agrario di Via Mattei, a due passi dall’HUB per richiedenti asilo, con annessa la comodità di avere a portata di mano, e comodamente serviti, gli «oggetti» delle loro ronde xenofobe.
Sotto le nostre finestre, l’unica prospettiva per gli spazi cittadini abbandonati – spazi, quindi, di tutt* – è quella di restare tali, o diventare covi di fascisti.
Sotto le nostre finestre, quanti oggi lanciano «gazebate» razziste ieri salutavano a braccio teso il sacrario dei caduti partigiani, offendendo non solo le culture antifasciste, ma anche un simbolo della storia e dell’identità della stessa città che ora proclamano di onorare e difendere.
Sotto le nostre finestre, coloro che si sono sempre disinteressati o che si sono addirittura mossi contro le nostre lotte, oggi strumentalizzano i corpi e le battaglie delle donne, sensibili alle violenze e ai temi dell’antisessismo solo quando possono sfruttarli e corroderli al fine di diffondere razzismo e securitarismo.
È per questo che vi invitiamo ad affacciarvi e a guardare quanto succede, ed utilizzare quelle stesse finestre per esporre un netto NO a questo modo autoritario e subdolo di concepire i corpi, le politiche e le nostre vite in generale.


By staffetta  gennaio 15, 2016



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martedì 22 dicembre 2015

[BO] mer 23 dic h.12.30: presidio nel 25esimo anniversario della strage di via Gobetti



MERCOLEDÌ 23 DICEMBRE 2015
ore 12.30 @ PIAZZETTA PASOLINI / ore 14 @ EX FORNACE GALOTTI
23 dicembre 1990: i killer della Uno Bianca uccidono in via Gobetti
Sono passati 25 anni dalla strage al campo nomadi dell’ex Fornace Gallotti, uno degli episodi più truci della Banda dei fratelli Savi. Una delle date meno ricordate della scia di sangue lasciata dagli ex poliziotti. «Resistenze in Cirenaica» propone di ricordare le vittime nei pressi del Cippo all’ex Fornace Galotti. Leggi tutto sul sito di Vag61.
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[BO] L’estrema destra in camuffa

Si sa: le elezioni sono quel triste momento dell’anno in cui, con la scusa della campagna elettorale, i più odiosi partiti e partitini di destra fanno i loro sordidi banchetti xenofobi e securitari nel tentativo di prendere qualche voto e garantire sedie e carriere a figuri senza arte né parte.
Se in altri anni ci tenevano a esibire i loro feticci da nostalgici, adesso sembra che siano convinti di avere un più largo consenso e cercano di travestirsi dietro una maschera pacata di legalità e di civismo.
C’è l’ex leghista Manes Bernardini con «Insieme Bologna».
Ci sono quelli di «Uniti si vince – Bologna nel cuore», fra cui Michele Facci, ex missino e squadrista del FUAN, e oggi rispettabile consigliere comunale del PdL e simpatizzante di CasaPound.
Ci sono quelli di «Fratelli d’Italia» che hanno portato in piazza un presepe gonfiabile e regalavano berretti da Babbo Natale facendo gli auguri per le feste.
C’è Galeazzo Bignami sempre pronto alle «spese pazze» e a fare squadra sottobanco con l’estrema destra locale.
Pare che ci sia lui dietro «Bologna sociale», sedicente gruppo «apartitico», che così veniva descritto da un ex dirigente di CasaPound:
«Bologna sociale […] altro non sarebbe che un raggruppamento di esponenti delle varie sigle di destra della città. Ad animarla, militanti di CasaPound, Forza nuova, di Fiamma tricolore, delusi o non proprio entusiasti di Fratelli d’Italia e anime sparse e orfane dei grandi partiti del recente passato. Obbiettivo: le elezioni amministrative del 2016, ovviamente. Ma non in solitudine, a quanto pare. Infatti […] pare gradiscano la spinta che, per riunire tutti questi percorsi diversi, avrebbe impresso niente meno che Galeazzo Bignami».
Sono quelli che sognano di impiantare a Bologna «la palestra per sport di combattimento più grande d’Europa» e intanto, per camuffarsi meglio, raccolgono giochi e abiti per bambini italiani con lo slogan «Aiutaci a regalare un sorriso ai bambini»…
E tutti quanti a parlare di «identità» quando non hanno mai perso occasione di insultare, mistificare e vandalizzare la memoria collettiva di questa città…
Oggi la destra fascioleghista, il PD come «partito della Nazione» o il M5S come «antipartito della Nazione» sono etichette diverse sullo stesso prodotto tossico e autoritario.
Che il prossimo sindaco di Bologna sia il nullo Merola, o l’acida Borgonzoni, o qualche altro fantoccio dei poteri forti non ci cambia nulla, perché noi lottiamo «Contro ogni fascismo» e oggi solo le lotte sociali, le occupazioni, l’insubordinazione individuale e collettiva possono aprire nuovi spazi di libertà, di solidarietà, di fratellanza.
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[Imola] Niente firme per Forza Nuova

A Imola, nella mattinata del 12 dicembre, i neonazisti di Forza Nuova hanno cercato di raccogliere firme contro lo ius soli collocando un loro banchetto nelle centralissima via Mazzini.
Non ci sono riusciti perché un bel po’ di gente si è posta ai due lati della strada, senza avvicinarsi al loro banchetto, né impedendo a nessuno di andarci, ma le persone – rendendosi conto di cosa si trattava – deviavano sul marciapiede opposto per far capire che il razzismo e le ideologie neofasciste non sono affatto né gradite né giustificabili.
E sono bastati due gruppi di persone che, in un sabato di mercato, si sono trovate casualmente a parlare tra loro senza che vi fosse una volontà di scontro…
Dal canto loro, a dimostrare la propria malafede di predicatori d’odio, quelli di Forza Nuova Imola si sono dati a minacce, spinte, aggressioni, usando le bandiere come bastoni… e poi hanno fatto uscire un ridicolo comunicato in cui si dice che «lo squadrismo è rosso» e persino che «esiste una mafia molto più forte di quella da noi tutti conosciuta», che sarebbe… l’antifascismo. Come si dice, de te fabula narratur… E nottetempo hanno proseguito con vandalismi e scritte provocatorie.
È un imprescindibile esercizio di libertà e di civiltà contestare tutti i banchetti xenofobi che continuano a fomentare odio, intolleranza e violenza!
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[Lipsia] Scontri per il corteo neonazista

Per far manifestare 150 militanti del partito neonazista e antisemita «Die Rechte», nella città tedesca di Lipsia la polizia è intervenuta con cariche, lacrimogeni e idranti contro le proteste antifasciste e i contromanifestanti hanno dovuto difendersi erigendo barricate in diverse strade. Qui e qui video delle violenze della polizia.
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[Forlì] sab 12 dic h.15: giornata in piazza contro le politiche della paura

In momenti come questi dove la guerra è ovunque ed è più palpabile che mai, un analisi della situazione con un occhio attento alla storia può servirci a disinnescare vecchi tranelli del potere.
Che gli Stati sbraitino di terrorismo quando sono essi stessi che si fondano sul terrore e sulla sopraffazione è una ben assodata contraddizione.
Nell’anniversario della strage di Piazza Fontana a Forlì si terrà un momento di incontro in strada, tra chi ha condiviso la piazza nelle iniziative antifasciste che hanno impedito ai nazifascisti di avere agibilità politica in città!!
Piazza Saffi, incrocio Corso Diaz, dalle 15:00! Porta quello che vorresti trovare. Troverai musica, bevande calde, materiale info!
Quello che segue è invece il testo del pieghevole per avviare una riflessione collettiva sulle politiche del terrore e dell’emergenza:

Sui fatti di Parigi

Terroristi e terrorizzati
Quando succedono cose come quelle successe a Parigi il 13 novembre scorso, sai che il tuo mondo cambierà. Lo sai non perché tutti i telegiornali improvvisamente parlano di quello, o perché i capi di stato con le loro grasse facce da assassini in giacca-e-cravatta fanno proclami solenni alle nazioni, lo sai perché senti la paura nell’aria. Continued…
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Ma la Procura di Bologna sponsorizza il neofascismo?

La domanda non deve sembrare irriverente o fuori luogo. Già dopo la pioggia di provvedimenti cautelari di ogni tipo contro l’attivismo sociale e dopo la raffica di sequestri e sgomberi di spazi occupati su richiesta della Procura, qualcuno si era domandato se dietro vi fosse un disegno politico e se non si trattasse di «provvedimenti fascisti».
In più occasioni è parso che la Procura di Bologna sia più interessata a perseguitare emarginati e antagonisti che a perseguire la corruzione della politica, il malaffare o le infiltrazioni della ’ndrangheta.
Poi a fine agosto, con toni da allarmismo xenofobo, il procuratore aggiunto Valter Giovannini era intervenuto pubblicamente per sostenere la necessità di riaprire il Centro di identificazione ed espulsione di Via Mattei, ora trasformato in Hub per richiedenti asilo. E subito dopo la Lega Nord e Forza Nuova avevano concentrato in quelle vicinanze le loro manifestazioni con analoghe parole d’ordine.
Infine la Procura di Bologna ha nominato «custode giudiziario» dell’area dell’ex Consorzio Agrario di Via Mattei proprio un neofascista, un ex pugile, che in una videointervista al «Giornale» dichiara di essere pronto a «uccidere gli zingari» e vorrebbe impiantare in quell’area «la palestra per sport di combattimento più grande d’Europa»…
A dare una mano al progetto vi è un gruppo di sedicenti «nazionalisti», fra cui qualche militante di Forza Nuova e di Fascismo e Libertà, riuniti sotto la sigla di «Bologna sociale» che, guarda caso, ha affiancato Forza Nuova nelle sue ultime uscite pubbliche.
E questa «palestra» per squadristi dovrebbe sorgere in prossimità dell’Hub per richiedenti asilo. Così, i profughi che adesso percorrono a piedi Via Mattei con le infradito e senza cappotto, potranno incappare magari nel calore umano di una bella «ronda» di «nazionalisti»…
Ma è davvero solo un caso che quella stessa Procura che sgombera occupazioni e spazi collettivi ora legittimi e favorisca sottobanco la nascita di un centro sociale di estrema destra?
Eh sì, c’è del marcio in Procura!
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[BO] Forza Nuova s’installa a Bologna?

Non vi è dubbio ormai che il rinnovato attivismo di Forza Nuova a Bologna punti a insediare in città un qualche avamposto per i loro «soldati politici» pronti a difendere la stirpe italica.
Infatti, da qualche tempo militi di Forza Nuova, mimetizzati dietro la sigla di «Bologna sociale», stanno ripulendo i locali dell’ex Consorzio Agrario di Via Mattei n. 6 per riutilizzarli, a dir loro, come «palestra». Nelle ultime settimane i militi di Forza Nuova si sono dati da fare tutti i giorni per ripulire, anche usando una specie di piccola ruspa.
Di proprietà della società speculativa «Dream Island s.r.l.», l’ex Consorzio Agrario di Via Mattei è stato più e più volte sgomberato fino a farne un luogo di topi e di spaccio, ed è da qualche mese sotto «sequestro preventivo» su richiesta della Procura di Bologna… Una Procura che è riuscita a nominare come «custode giudiziario» dell’ex Consorzio Agrario un neofascista, ex pugile e oggi imprenditore e titolare del marchio «Cattivisinasce» di abbigliamento nero e «accessori da combattimento»…
Si capisce allora perché la destra bolognese, da Galeazzo Bignami a Lucia Borgonzoni, abbia reclamato a gran voce il recupero e l’affidamento di quegli spazi a qualche «associazione». Tanto più che l’ex Consorzio Agrario dista poco dall’Hub di Via Mattei, da qualche tempo al centro delle provocazioni xenofobe della destra bolognese.
E non sorprende che i neofascisti già parlino in giro di «ronde» notturne. Anzi, ciò dimostra che a Bologna non vi è alcuna demarcazione fra una presunta «destra moderata» e lo squadrismo neofascista, ma una linea di continuità e complicità che lega dirigenti in doppio petto e manovalanza nera.
Intanto, proprio nella ricorrenza della strage neofascista di Piazza Fontana, il 12 dicembre i neofascisti hanno promosso una grigliata presso l’ex Consorzio Agrario di via Mattei invitando a partecipare la «cittadinanza» italica.
Riteniamo grave e inaccettabile che un gruppo di neonazisti e neofascisti apra una loro «palestra» in città, tanto più in prossimità dell’Hub di Via Mattei mettendo così in pericolo la sicurezza e l’incolumità dei richiedenti asilo.
Invitiamo tutte e tutti a vigilare affinché le pratiche squadriste e le intimidazioni razziste non trovino alcuno spazio in città!
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[BO] sab 19 dic h.7.30: no ai cattofascisti del No194!

Tornano a Bologna i cattofascisti del No194 e la Questura di Bologna, come al solito, ha autorizzato la loro provocazione camuffata da «preghiera» concedendo questa volta Piazza San Giovanni in Monte, teatro di uno degli episodi più memorabili della Resistenza bolognese. A fronte di ciò, le Mujeres Libres invitano tutte e tutti gli antifascisti a cacciarli via e a ribadire che non accettiamo nessuna forma di fascismo, di razzismo, di sessismo o di integralismo politico o religioso.
Sabato 19 dicembre ore 7.30 @ Piazza Santo Stefano
Gli antiabortisti del comitato no194 tornano a Bologna. Questa volta la pagliacciata sarà in versione ridotta e durerà “soltanto” 4 ore e mezza (che anche la polizia si sia stufata di passare l’intera giornata in loro compagnia?). Dopo essersi visti rifiutare anche questa volta Largo Nigrisoli di fronte all’Ospedale Maggiore, i cattofascisti sono stati relegati nella piazzetta di San Giovanni in Monte e lì tenteranno di recitare le loro litanie sovradeterminanti dalle 9,00 alle 13,30 di sabato 19 dicembre. Leggi tutto su Mujeres Libres.
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[BO] Forza Nuova prosegue nelle sue provocazioni

A Milano i neofascisti hanno concluso un loro raduno con ulteriori vandalismi contro l’Istituto pedagogico della Resistenza: era già accaduto in settembre. Questa volta, l’intero, ricchissimo archivio informatico dell’Istituto è andato distrutto e gravi danni sono stati arrecati alla biblioteca.
A Imola l’ANPI e Imola Antifascista lanciano in città una raccolta di firme affinché sindaco e giunta non concedano più sale pubbliche né l’occupazione di suolo pubblico per banchetti di propaganda razzista, neonazista o neofascista, dopo istigazioni all’odio e vandalismi riconducibili a Forza Nuova.
«Lanciamo questa raccolta dopo che si sono verificati diversi episodi in città. Una sera Forza Nuova ha affisso volantini che istigavano al razzismo nella sede del PD, un’altra alla Casa della cultura islamica, sempre firmato FN, con un accostamento balordo alla “zona di guerra”. Poi sono comparse scritte inneggianti al duce in stazione e al centro sociale Brigata 36. Infine, è stata trafugata la bandiera dell’ANPI. Da qui la decisione di lanciare una raccolta firme che ha l’obbiettivo di sensibilizzare la cittadinanza imolese verso questi episodi», ha dichiarato al «Resto del Carlino» un attivista dell’antifascismo imolese.
A Bologna, dopo la rivendicazione obliqua dello stragismo nero, Forza Nuova organizza per sabato 5 dicembre, alle ore 16.30, una nuova provocazione in una sede ancora imprecisata sul tema «Fermare l’Isis. Combattere il terrorismo» con la partecipazione di Roberto Fiore e di Selene Ticchi d’Urso di «RSI-Fiamma Nazionale».
Fanno conferenze, affiggono di notte striscioni con scritto «Italiani per sangue», chiedono una firma contro lo Ius soli, ma quello a cui pensano sono sempre i soliti pestaggi razzisti, le solite «ronde» e squadrette di prepotenti che si credono superiori per stirpe.
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La scuola di Rozzano, tra disinformazione fascista e razzismo governativo

Nel rallegrarci che Contropiano sia tornato online, segnaliamo un ottimo commento all’ultimo episodio propagandistico della destra delle bufale. Dopo il «pericolo gender» nei libri di favole per bambini, il grido «Cancellano il Natale!» è l’ultima trovata dell’allarmismo xenofobo, familista e ultranazionalista…
La scuola di Rozzano, tra disinformazione fascista e razzismo governativo
Il caso della scuola elementare di Rozzano, nel milanese, ha assunto le caratteristiche dell’esempio: a che punto è la notte. Leggi tutto su Contropiano.
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La scuola di Rozzano, tra disinformazione fascista e razzismo governativo

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