Giudicare
è il mestiere di molta gente, e non è un buon mestiere, ma è anche
l'uso che molti fanno
della scrittura. Meglio essere uno spazzino che un giudice. Più uno
si è ingannato nella vita, e più dà lezioni; non c'è che uno
stalinista per dare lezioni di antistalinismo ed enunciare le “nuove
regole”. Esiste una razza di giudici, e la storia del pensiero si
confonde con quella del tribunale della Ragion pura, o della Fede
pura. È per questo che la gente parla così facilmente in nome e al
posto di altri, ed è per questo che ama tanto le domande, ed è
tanto capace di porle e di rispondervi … La giustizia, la
giustezza, sono cattive idee. Bisognerebbe opporvi la formula di
Godard: non un'immagine giusta, ma giusto un'immagine. È la stessa
cosa in filosofia, come in un film o una canzone: non delle idee
giuste ma giusto delle idee. Giusto delle idee significa l'incontro,
il divenire, il furto e le nozze, questo spazio intermedio fra due
solitudini.
Gilles Deluze
in G. Deleuze e C.
Parnet, Dialogues, Flammairon, Paris 1977,
tr. it. Conversazioni, a c. d. G.
Comolli, Feltrinelli, Milano 1980
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