“la cultura, nel suo etimo - l'ha rilevato ... Jacques Derrida - equivale a colo ..., cioè del verbo colo: colonizzare. Cioè, cultura è tutto quanto è colonizzazione. Per non parlare poi della depravazione culturale, che è l'informazione...”
Scritti critici. Saggi, articoli e recensioni di filosofia, politica e storia del presente
martedì 15 febbraio 2011
lunedì 14 febbraio 2011
Finezze: il terzo pollo
Ma oggi non è possibile trascurare il fatto che l'uso intensivo dello spettacolo ha, come c'era da aspettarsi, reso ideologica la maggioranza dei contemporanei, per quanto solo a tratti e a sbalzi. La mancanza di logica, ossia la perdita della possibilità di riconoscere immediatamente ciò che è importante e ciò che è secondario o non pertinente; ciò che è incompatibile o che al contrario potrebbe essere complementare; tutto ciò che una data conseguenza implica e ciò che, nello stesso momento vieta; tale conseguenza è stata iniettata a dosi massicce nella popolazione dagli anestesisti-rianimatori dello spettacolo.
Guy Debord, Commentaires, XI
"Né destra né sinistra"
“Senza distinzione tra Nord e Sud, tra destra e sinistra”. Parola di Gianfranco Fini
e, “logicamente”, chiarisce (?!?) :
“Crediamo a una destra più moderna ed europea”
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Finezze tratte da: LA STEFANI
mercoledì 9 febbraio 2011
Foibe, revisionismo di Stato...
FOIBE, REVISIONISMO DI STATO E AMNESIE DELLA REPUBBLICA
Intervista a
Alessandra Kersevan
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martedì 8 febbraio 2011
Testamento biologico. Saldi di fine stagione - BO, 9 Febbraio 2011
Rete Laica Bologna
vi invita a
TESTAMENTO BIOLOGICO
SALDI DI FINE STAGIONE
SALDI DI FINE STAGIONE
La maggioranza di centrodestra s’appresta ad approvare in Parlamento una legge liberticida e incostituzionale contro il testamento biologico. Temiamo, purtroppo, col sostegno di parti consistenti delle opposizioni. Parlamentari nominati dalle segreterie di partito e che nessun cittadino ha avuto la possibilità di scegliere saranno lo strumento con cui si vieterà ai singoli di decidere come morire, ognuno secondo la propria insindacabile idea di dignità. Sulla pelle degli uomini e delle donne avverrà l’indegno scambio tra Trono e Altare, tra Governo e Vaticano. Scambio che fa arrossire di vergogna e che grida vendetta. Per discuterne assieme, per individuare strategie di resistenza e di cambiamento, vi invitiamo a partecipare a questo importante incontro.
[vedi mappa]
intervengono
Carlo Flamigni
Comitato Nazionale per la Bioetica
Comitato Nazionale per la Bioetica
Corrado Melega
Ginecologo, già presidente Commissione Regionale Nascite
Ginecologo, già presidente Commissione Regionale Nascite
On. Marco Cappato
segretario Associazione radicale Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica
segretario Associazione radicale Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica
Katia Zanotti
Rete Laica Bologna
Rete Laica Bologna
Michel Charbonnier
pastore valdese
pastore valdese
modera
Paolo Soglia
direttore Città del Capo – Radio Metropolitana
direttore Città del Capo – Radio Metropolitana
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da: Rete Laica Bo
venerdì 4 febbraio 2011
«Compagno»
Dobbiamo confessare che non siamo stati sorpresi dalla notizia che il Paese ormai noto al grande pubblico per il ruolo svolto dal popolare letto di Putin (repentinamente giunto al top delle cronache italiane e internazionali), "ha cancellato dal suo vocabolario il termine tovarish [compagno], la parola più pronunciata [in Russia] per quasi 80 anni ...".
Perché, per noi (è un'altra storia), il termine compagno/a, non va perdendo senso, ma - al contrario - riesce a ritrovarlo, a rinnovarlo:
Perché, per noi (è un'altra storia), il termine compagno/a, non va perdendo senso, ma - al contrario - riesce a ritrovarlo, a rinnovarlo:
Mario Rigoni Stern
Perché dovete chiamarmi compagno
lettera all'Anpi, gennaio 2007
Cari Compagni,
sì, Compagni, perché è un nome bello e antico che non dobbiamo lasciare in disuso; deriva dal latino “cum panis” che accomuna coloro che mangiano lo stesso pane.
sì, Compagni, perché è un nome bello e antico che non dobbiamo lasciare in disuso; deriva dal latino “cum panis” che accomuna coloro che mangiano lo stesso pane.
Coloro che lo fanno condividono anche l’esistenza con tutto quello che comporta: gioia, lavoro, lotta e anche sofferenze.
È molto più bello Compagni che “Camerata” come si nominano coloro che frequentano lo stesso luogo per dormire, e anche di “Commilitone” che sono i compagni d’arme.
Ecco, noi della Resistenza siamo Compagni perché abbiamo sì diviso il pane quando si aveva fame ma anche, insieme, vissuto il pane della libertà che è il più difficile da conquistare e mantenere.
Oggi che, come diceva Primo Levi, abbiamo una casa calda e il ventre sazio, ci sembra di aver risolto il problema dell’esistere
e ci sediamo a sonnecchiare davanti alla televisione.
È molto più bello Compagni che “Camerata” come si nominano coloro che frequentano lo stesso luogo per dormire, e anche di “Commilitone” che sono i compagni d’arme.
Ecco, noi della Resistenza siamo Compagni perché abbiamo sì diviso il pane quando si aveva fame ma anche, insieme, vissuto il pane della libertà che è il più difficile da conquistare e mantenere.
Oggi che, come diceva Primo Levi, abbiamo una casa calda e il ventre sazio, ci sembra di aver risolto il problema dell’esistere
e ci sediamo a sonnecchiare davanti alla televisione.
All’erta Compagni!
Non è il tempo di riprendere in mano un’arma ma di non disarmare il cervello sì, e l’arma della ragione è più difficile da usare che non la violenza.
Meditiamo su quello che è stato e non lasciamoci lusingare da una civiltà che propone per tutti autoveicoli sempre più belli e ragazze sempre più svestite.
Altri sono i problemi della nostra società: la pace, certo, ma anche un lavoro per tutti, la libertà di accedere allo studio, una vecchiaia serena; non solo egoisticamente per noi, ma anche per tutti i cittadini. Così nei diritti fondamentali della nostra Costituzione nata dalla Resistenza.
Non è il tempo di riprendere in mano un’arma ma di non disarmare il cervello sì, e l’arma della ragione è più difficile da usare che non la violenza.
Meditiamo su quello che è stato e non lasciamoci lusingare da una civiltà che propone per tutti autoveicoli sempre più belli e ragazze sempre più svestite.
Altri sono i problemi della nostra società: la pace, certo, ma anche un lavoro per tutti, la libertà di accedere allo studio, una vecchiaia serena; non solo egoisticamente per noi, ma anche per tutti i cittadini. Così nei diritti fondamentali della nostra Costituzione nata dalla Resistenza.
Vi giunga il mio saluto, Compagni dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
e Resistenza sempre.
Vostro
Mario Rigoni Stern_____________________________________
da: Patria indipendente (Anpi), 27 luglio 2008
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