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venerdì 26 giugno 2015

Renato Curcio: "L'impero virtuale" Presentazione: Giovedì 25 giugno 2015 ore 21.00 Csa Vittoria Milano




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NEWSLETTER CSA VITTORIA-Milano

via Friuli ang. Muratori 43
1


Giovedì 25 giugno 2015
ore 21.00
Csa Vittoria





Presentazione del nuovo libro di Renato Curcio:

L’IMPERO VIRTUALE
 
COLONIZZAZIONE DELL’IMMAGINARIO E CONTROLLO SOCIALE
 

Alcune aziende che quindici anni fa non esistevano, come Google e Facebook, oggi costituiscono la nuova e potente oligarchia planetaria del capitalismo digitale. Internet ne rappresenta l’intelaiatura, e i suoi utenti, vale a dire circa tre miliardi di persone, la forza lavoro utilizzata. Le nuove tecnologie digitali fanno ormai parte della nostra vita quotidiana, le portiamo addosso e controllano tutti gli ambienti della vita sociale, dai luoghi di lavoro ai templi del consumo. Questo libro propone una riflessione sui dispositivi attraverso i quali questa oligarchia e queste tecnologie catturano e colonizzano il nostro immaginario a fini di profitto economico e di controllo sociale. E mette in luce il risvolto di tutto ciò, ovvero l’emergere di una nuova e impercepita sudditanza di quel popolo virtuale che, riversando ingenuamente messaggi, fotografie, selfie, ansie e desideri su piattaforme e social-network, contribuisce con le sue stesse pratiche a rafforzare il dominio del nuovo impero. Non conosciamo ancora le conseguenze sui tempi lunghi di questo ulteriore passaggio del modo di produzione capitalistico. Chiara invece appare la necessità di immaginare pratiche di decolonizzazione personale e collettiva per istituire nei luoghi ordinari della vita varchi di liberazione. 
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domenica 7 giugno 2015

Boris Pasternak: Essere famoso non è bello

Essere famoso non è bello,
non è questo che ci leva in alto.
Non bisogna tenere l’archivio,
trepidare per i manoscritti.
Fine del creare è dar tutto di sé,
e non lo scalpore, non il successo.
È vergognoso, non contando nulla,
diventare per tutti una leggenda.
Ma bisogna vivere senza impostura,
viver così che alla fine
ci si attiri l’amore degli spazi,
che si oda l’appello del futuro.
E bisogna lasciare lacune
nella sorte, e non fra le carte,
passi e capitoli dell’intera vita
segnando ai margini.
E immergersi nell’oscurità
e i propri passi nascondervi,
come nella nebbia si cela una contrada
e non vi si scorge più nulla.
Altri, sull’orma viva percorreranno,
palmo a palmo il tuo cammino,
non spetta a te distinguere
sconfitta da vittoria.
E neanche d’un nulla tu devi
venire meno all’uomo,
ma esser vivo, vivo e null’altro,
vivo e null’altro fino alla fine.

Boris Pasternak
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immagini:

 Boris Pasternak

Giangiacomo Feltrinelli

sabato 23 maggio 2015

I devastatori del «Carlino» e l’Aula C

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Per venticinque anni l’Aula C antifascista è stata un luogo aperto e plurale di confronto, di dibattiti, di pranzi autogestiti, di feste, di ironia e fratellanza, di presentazioni di libri, di cineforum, di mobilitazioni sociali e civili, di presa di coscienza di un mondo reale ben diverso dai racconti istituzionalizzati. Dal 1989 almeno due generazioni di attivisti l’hanno attraversata e, in quell’auletta, abbiamo tutte e tutti imparato qualcosa.Tutti sanno che la campagna di criminalizzazione condotta caparbiamente dal «Resto del Carlino» era un vezzo immotivato di giornalisti mediocri, servili e vendicativi.Tanti studenti lo hanno dichiarato a Radio Città del Capo e qualcuno ha affermato che era il «minimo» fare qualche scritta:
«Il sequestro dell’aula è stato immotivato, non era cambiato niente rispetto agli anni passati. Ciò che è cambiato riguarda la forte volontà politica di criminalizzare lo spazio, fomentata dai giornali. L’aula è stata attraversata sempre da persone diverse. Non c’erano buoni motivi per sgomberarla».
Ma il «Resto del Carlino» subito grida alla devastazione. Non che abbia molte persone disponibili alla sua opera di propaganda. Un giorno intervista tal prof.ssa Egeria Di Nallo, docente a Scienze Politiche, che dichiara che «gli anarchici dell’Aula C sono feccia». Poi il giorno dopo il «Carlino» intervista anche la figlia della Di Nallo, prof. Francesca Rescigno, che insegna anch’essa – guarda caso! – a Scienze Politiche… e dice intrepida: «Pensiamo alla Siria: ci scandalizziamo per i monumenti distrutti e poi però quando imbrattano in nostri palazzi nessuno apre bocca».
                                                                                                                                                                                                                                                                              by  Nodo sociale antifascista - BO
                                                                                                                    


giovedì 9 aprile 2015

L'eresia bolognese - Documenti di una generazione ribelle (1967 - 1990)





Documenti di una generazione ribelle

a cura di Paolo Brunetti

EDIZIONI  ANDROMEDA


Eresia bolognese perché a Bologna s'infranse per la prima volta,  in modo sociale e largamente diffuso, l'ordine consacrato della virtù del lavoro salariato come orizzonte di vita . . . a vita. il movimento movimento del rifiuto del lavoro risale ai tempi biblici Adamo nel giardino dell'Eden,  non lavorava), ma le lotte dei due secoli passati si erano scontrate con l'insufficiente sviluppo delle forze produttive. il grande progresso economico seguito alla Seconda Guerra Mondiale e i lunghi anni dal lungo dopoguerra avevano posto all'ordine del futuro il superamento della costrizione al lavoro. affermare tutto questo nella città capitale nella città capitale del comunismo euro-occidentale, fondato sull'ideologia del lavoro, fu un'autentica eresia portata avanti dal gruppo bolognese di Potere Operaio . . .

Se la nostra  è stata un'eresia, di fronte alla catastrofe sociale cui ha portato il partito del lavoro la medesima eresia è oggi diventata il Sol dell'avvenire.
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 Contenuti speciali allegati:
  (DVD con oltre 2000 pagine più numerosi video)
                     

lunedì 1 dicembre 2014

Marx & Foucault. Lectures, usages, confrontations. Colloque International Nanterre-Paris 18-20 Déc. 2014 [ARCIVE




 



Jeudi 18 décembre


Foucault lecteur de Marx

Université Paris Ouest Nanterre La Défense
Bât. B, salle des conférences

.
Matin : 9h00-12h30
Ouverture : Christian Laval, Luca Paltrinieri, Ferhat Taylan
Présidence : Emilie Hache09h30-10h00 Christian Laval (CIPh/Sophiapol, Paris Ouest Nanterre La Défense)

« La productivité du pouvoir »


10h00-10h30 Rudy Leonelli (Università di Bologna) : « Foucault lecteur du Capital »


10h30-10h45
Discussion

Pause

11h00-11h30 Jason Read (University of Southern Maine) :
« Being Productive: Work and Subjectivity in Marx and Foucault »


11h30-12h00 Alberto Toscano (Goldsmiths, London) :
« Of Sub-Powers and Surplus-Profits: Money, Capital and Class-struggle in Foucault »


12h00-12h30
Discussion

.
Après-midi 14h15-18h
Présidence : Mathieu Potte-Bonneville
14h15-14h45 Jean-François Bert (IRCM, Université de Lausanne) :
« Cartographier les marxismes avec Foucault : les années 1950 et 1960 »


14h45-15h15 Manlio Iofrida (Università di Bologna) :
« Michel Foucault entre Marx et Burckhardt : esthétique, jeu, travail »


15h15-15h45 Roberto Nigro (CIPh/ZHDK Zurich)
: « …Communiste nietzschéen. L’expérience Marx de Foucault »


15h45-16h15
Discussion

Pause

16h30-17h00 Ferhat Taylan (CIPh/Université Bordeaux III) :
« La place de Marx : des Mots et les Choses à La Société punitive »


17h00-17h30 Hervé Oulc’hen (BelPD-COFUND, Université de Liège) : 
« Stratégie et praxis : Foucault et Sartre lecteurs des enquêtes historiques de Marx »


17h30-18h
Discussion Discussion.

lunedì 13 ottobre 2014

Marx & Foucault. Lectures, usages, confrontations. Colloque International Nanterre-Paris, 18-20 Déc. 2014

Jeudi 18 décembre

Foucault lecteur de Marx  Université Paris Ouest Nanterre La Défense
Bât. B, salle des conférences
.

Matin : 9h00-12h30Ouverture : Christian Laval, Luca Paltrinieri, Ferhat Taylan
Présidence : Emilie Hache
Ouverture : 09h30-10h00 Christian Laval (CIPh/Sophiapol, Paris Ouest Nanterre La Défense) : « La productivité du pouvoir »
10h00-10h30 Rudy Leonelli (Università di Bologna) : « Foucault lecteur du Capital »

10h30
-10h45
Discussion
Pause

 
11h00-11h30 Jason Read (University of Southern Maine) : « Being Productive: Work and Subjectivity in Marx and Foucault »

11h30-12h00 Alberto Toscano (Goldsmiths, London) : « Of Sub-Powers and Surplus-Profits: Money, Capital and Class-struggle in Foucault »
12h00-12h30
Discussion
Pause

.
 Après-midi 14h15-18h
Présidence : Mathieu Potte-Bonneville
14h15-14h45 Jean-François Bert (IRCM, Université de Lausanne) : « Cartographier les marxismes avec Foucault : les années 1950 et 1960 »

14h45-15h15 Manlio Iofrida (Università di Bologna) : « Michel Foucault entre Marx et Burckhardt : esthétique, jeu, travail »

15h15-15h45 Roberto Nigro (CIPh/ZHDK Zurich) : « …Communiste nietzschéen. L’expérience Marx de Foucault »

15h45-16h15  
Discussion
Pause
 
16h30-17h00 Ferhat Taylan (CIPh/Université Bordeaux III) : « La place de Marx : des Mots et les Choses à La Société punitive »

17h00-17h30 Hervé Oulc’hen (BelPD-COFUND, Université de Liège) : « Stratégie et praxis : Foucault et Sartre lecteurs des enquêtes historiques de Marx »

17h30-18h
Discussion