Walter Benjamin
Charles Baudelaire
Un poeta lirico
nell’età del capitalismo avanzato
nell’età del capitalismo avanzato
a cura di Giorgio Agamben, Barbara Chitussi e Clemens-Carl Härle
ed. Neri Pozza,Vicenza, 2012
Questo
libro presenta in prima edizione mondiale la ricostruzione ̶ resa
possibile dai manoscritti benjaminiani ritrovati da Giorgio
Agamben nel 1981 nella Biblioteca nazionale di Parigi ̶ del libro su
Baudelaire cui Benjamin aveva lavorato negli ultimi due anni della sua
vita, quando, interrompendo la stesura dei Passages di Parigi, decide
di trasformare in un’opera autonoma quello che all’inizio si presentava
come un capitolo del libro. Attraverso un paziente lavoro di edizione e
di montaggio, che alterna testi inediti ad altri già noti (che trovano
solo ora la loro collocazione e il loro senso nell’opera complessiva),
il libro permette di seguire la genesi e lo sviluppo, nelle varie fasi
della sua stesura, del work in progress che costituisce la summa della tarda produzione benjaminiana. Mentre del libro su Parigi noi abbiamo poco più che lo schedario, Charles Baudelaire, un poeta lirico nell’età del capitalismo avanzato
offre un’immagine articolata e coerente, anche se frammentaria, del
laboratorio benjaminiano e del suo metodo compositivo. Sfatando la
leggenda di un autore esoterico, il libro ci presenta, nel suo stesso
farsi, il modello di una scrittura materialista, in cui non soltanto la
teoria illumina i processi materiali della creazione, ma anche questi
ultimi gettano una nuova luce sulla teoria.
«Vi è una particolare costellazione in cui, anche nell’uomo, grandezza e disinvoltura sono associate. Essa domina l’esistenza di Baudelaire, che l’ha decifrata e definita “modernità”».
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