Venerdì 16 maggio, alle ore 20,30, le Sezioni Anpi Corticella, Lame, Pratello, San Donato
organizzano e presentano:
“Testa per Dente,
crimini dell’occupazione italiana nei Balcani, occupazione
nazi-fascista e campi di internamento"
alle Caserme Rosse, via di
Corticella 147, Bologna: una mostra volta ad illustrare i temi
dell'occupazione italiana dei Balcani, dei crimini commessi e della
impunità di cui hanno goduto i responsabili degli stessi crimini nel
dopoguerra
Si potrà inoltre assistere a una conferenza che
traccerà un quadro della problematica dei tantissimi campi di
internamento istituiti sotto il fascismo. Saranno presenti:
Alessandra Kersevan, storica e saggista, autrice dei libri "Lager italiani" e "Un campo di concentramento fascista" , Davide Conti,
storico, collaboratore della Fondazione Lelio Basso, autore tra l'altro
dei llibri:"Criminali di guerra italiani" e "L'occupazione italiana dei
Balcani", Luca Alessandrini - Istituto Storico Parri Emilia-Romagna Jadranka Bentini, Testimone, figlia di Vinka, Capitana Partigiana croata.
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thanks per la comunicazione: mailing list di Storie in Movimento
2 commenti:
Ciao Rudy!
Molto interessante e... doverosa questa iniziativa, davvero!
Nel libro di Gianni Oliva, significativamente intitolato (da una frase di un generale fascista) "Si ammazza troppo poco", si spiega molto bene quale sia stata la politica fascista nell'ex-Jugoslavia...
Storicamente, la "pulizia etnica" ha sempre avuto un marchio di fabbrica fascista e nazifascista.
Meritoria e doverosa anzi sacrosanta quindi, ogni iniziativa storico-culturale che ricordi questo fatto...
Fatto che per chiunque abbia un minimo di cultura storica dovrebbe essere quanto meno pacifico...
Fraterni saluti
Riccardo
P.S.: sto scrivendo un "pezzo" su "Senza tregua" di Giovanni Pesce ("Visone"): sapresti dirmi se i 15 partigiani che furono fucilati a Piazzale Loreto siano stati (prima della fucilazione) anche torturati... in carcere o poco prima della stessa?
Caro Riccardo, non credo che 'uccisione di 15 partigiani esibiti a
Piazzale Loreto non abbia contemplato le torture: i fascisti : "Al momento di portare i quindici sul luogo della fucilazione, alle 4,30 del mattino, furono loro distribuite delle tute da operai per far credere che li avrebbero trasferiti a lavorare per la Todt. Sul libro matricola del carcere c’è infatti l’annotazione “Partiti per Bergamo”.
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