mercoledì 8 luglio 2009

La libertà finisce quando inizia la paura - Reggio Emilia 11 luglio


... Arrendetevi illusi: legge contro i poveri non contro la mafia, norme contro chi sopravvive non contro chi specula, agevolazioni per le boutique e ordinanze contro chi vuole vivere il centro storico come bene comune gratuito...



[leggi il testo completo in: Io non ho paura - R.E.]

2 commenti:

riccardo uccheddu ha detto...

La "gestione" ed intensificazione della paura è fondamentale (proprio nel senso etimologico di "ciò che fonda") per i poteri ultrareazionari. Possiamo qui parlare di una vera e propria costante storica. Gli esempi, per limitarci alla storia italiana e tedesca del '900, sono più che noti.
A quanto pare, però, gli esempi non si rivelano... esemplari per tanta, troppa gente che continua credere di vivere nel classico Belpaese.
Parecchi continuano a dormire il sonno della ragione, forse perchè godono nel contribuire alla generazione dei suoi mostri. Uno su tutti, il razzismo.
Del resto, è davvero terribile constatare come ormai il razzismo sia considerato quasi senso comune...
La gestione della paura funziona benissimo anche sui luoghi di lavoro: il terrore del licenziamento crea una situazione di sostanziale omertà... che porta a 1)regressione sul piano civile e morale; 2) incidenti anche mortali.
Se Dante De Angelis fosse stato ascoltato, forse non avremmo avuto la tragedia di Viareggio.
Ma questo è uno strano Paese, in cui come cantava Endrigo: "Chi sbaglia non paga le spese."
Ciao e rispondi pure quando puoi.

(((i))) ha detto...

REPORT DAL CORTEO


Il corteo, contro il decreto sicurezza, è partito alle 18.30 ca dalla gabella di Porta Santa Croce e ha percorso tutta via Roma per poi svoltare sulla via Emilia e giungere in piazza Prampolini, sotto il municipio.
I partecipanti sono stati circa 300, buona la presenza di migranti.
Erano presenti anche due furgoncini con sound system, uno dell'assemblea Io Non Ho Paura e uno della Federazione Anarchica Reggiana, da cui vi sono stati moltissimi interventi che richiamavano alla necessità della lotta contro la marea montante di razzismo e repressione.
Uno striscione è stato anche appeso alla struttura della Gabella.
Il corteo ha visto la partecipazione di aq16, CARC, FAI e individualità varie.
La manifestazione si è conclusa sotto il municipio dove è stato ricordato il ruolo che l'aministrazione comunale ha avuto in questi ultimi mesi vietando le manifestazioni in centro storico durante i fine settimana e promulgando diverse ordinanze "anti-bivacco". Inoltre è stata richiamata l'attenzione sul sistema mafioso che sfrutta gli immigrati irregolari garantendo ampi margini di profitto per le imprese e il rischio di sgombero della Casa Cantoniera Occupata in via Martiri della Bettola, occupata poco più di un mese fa dal collettivo di lotta per la casa Sottotetto e che rischia lo sgombero a giorni.