Scritti critici.
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mercoledì 8 luglio 2009
La libertà finisce quando inizia la paura - Reggio Emilia 11 luglio
“... Arrendetevi illusi: legge contro i poveri non contro la mafia, norme contro chi sopravvive non contro chi specula, agevolazioni per le boutique e ordinanze contro chi vuole vivere il centro storico come bene comune gratuito...”
La "gestione" ed intensificazione della paura è fondamentale (proprio nel senso etimologico di "ciò che fonda") per i poteri ultrareazionari. Possiamo qui parlare di una vera e propria costante storica. Gli esempi, per limitarci alla storia italiana e tedesca del '900, sono più che noti. A quanto pare, però, gli esempi non si rivelano... esemplari per tanta, troppa gente che continua credere di vivere nel classico Belpaese. Parecchi continuano a dormire il sonno della ragione, forse perchè godono nel contribuire alla generazione dei suoi mostri. Uno su tutti, il razzismo. Del resto, è davvero terribile constatare come ormai il razzismo sia considerato quasi senso comune... La gestione della paura funziona benissimo anche sui luoghi di lavoro: il terrore del licenziamento crea una situazione di sostanziale omertà... che porta a 1)regressione sul piano civile e morale; 2) incidenti anche mortali. Se Dante De Angelis fosse stato ascoltato, forse non avremmo avuto la tragedia di Viareggio. Ma questo è uno strano Paese, in cui come cantava Endrigo: "Chi sbaglia non paga le spese." Ciao e rispondi pure quando puoi.
Il corteo, contro il decreto sicurezza, è partito alle 18.30 ca dalla gabella di Porta Santa Croce e ha percorso tutta via Roma per poi svoltare sulla via Emilia e giungere in piazza Prampolini, sotto il municipio. I partecipanti sono stati circa 300, buona la presenza di migranti. Erano presenti anche due furgoncini con sound system, uno dell'assemblea Io Non Ho Paura e uno della Federazione Anarchica Reggiana, da cui vi sono stati moltissimi interventi che richiamavano alla necessità della lotta contro la marea montante di razzismo e repressione. Uno striscione è stato anche appeso alla struttura della Gabella. Il corteo ha visto la partecipazione di aq16, CARC, FAI e individualità varie. La manifestazione si è conclusa sotto il municipio dove è stato ricordato il ruolo che l'aministrazione comunale ha avuto in questi ultimi mesi vietando le manifestazioni in centro storico durante i fine settimana e promulgando diverse ordinanze "anti-bivacco". Inoltre è stata richiamata l'attenzione sul sistema mafioso che sfrutta gli immigrati irregolari garantendo ampi margini di profitto per le imprese e il rischio di sgombero della Casa Cantoniera Occupata in via Martiri della Bettola, occupata poco più di un mese fa dal collettivo di lotta per la casa Sottotetto e che rischia lo sgombero a giorni.
La "gestione" ed intensificazione della paura è fondamentale (proprio nel senso etimologico di "ciò che fonda") per i poteri ultrareazionari. Possiamo qui parlare di una vera e propria costante storica. Gli esempi, per limitarci alla storia italiana e tedesca del '900, sono più che noti.
RispondiEliminaA quanto pare, però, gli esempi non si rivelano... esemplari per tanta, troppa gente che continua credere di vivere nel classico Belpaese.
Parecchi continuano a dormire il sonno della ragione, forse perchè godono nel contribuire alla generazione dei suoi mostri. Uno su tutti, il razzismo.
Del resto, è davvero terribile constatare come ormai il razzismo sia considerato quasi senso comune...
La gestione della paura funziona benissimo anche sui luoghi di lavoro: il terrore del licenziamento crea una situazione di sostanziale omertà... che porta a 1)regressione sul piano civile e morale; 2) incidenti anche mortali.
Se Dante De Angelis fosse stato ascoltato, forse non avremmo avuto la tragedia di Viareggio.
Ma questo è uno strano Paese, in cui come cantava Endrigo: "Chi sbaglia non paga le spese."
Ciao e rispondi pure quando puoi.
REPORT DAL CORTEO
RispondiEliminaIl corteo, contro il decreto sicurezza, è partito alle 18.30 ca dalla gabella di Porta Santa Croce e ha percorso tutta via Roma per poi svoltare sulla via Emilia e giungere in piazza Prampolini, sotto il municipio.
I partecipanti sono stati circa 300, buona la presenza di migranti.
Erano presenti anche due furgoncini con sound system, uno dell'assemblea Io Non Ho Paura e uno della Federazione Anarchica Reggiana, da cui vi sono stati moltissimi interventi che richiamavano alla necessità della lotta contro la marea montante di razzismo e repressione.
Uno striscione è stato anche appeso alla struttura della Gabella.
Il corteo ha visto la partecipazione di aq16, CARC, FAI e individualità varie.
La manifestazione si è conclusa sotto il municipio dove è stato ricordato il ruolo che l'aministrazione comunale ha avuto in questi ultimi mesi vietando le manifestazioni in centro storico durante i fine settimana e promulgando diverse ordinanze "anti-bivacco". Inoltre è stata richiamata l'attenzione sul sistema mafioso che sfrutta gli immigrati irregolari garantendo ampi margini di profitto per le imprese e il rischio di sgombero della Casa Cantoniera Occupata in via Martiri della Bettola, occupata poco più di un mese fa dal collettivo di lotta per la casa Sottotetto e che rischia lo sgombero a giorni.