giovedì 4 febbraio 2016

[Parma] mercoledi. 10 feb h.21: «Foibe e fascismo»


Mercoledì10 febbraio si terrà a Parma l’undicesima edizione della manifestazione antifascista «Foibe e fascismo» con inizio alle ore 21 al Cinema Astra.
Organizzata ogni anno da A.N.P.I., A.N.P.P.I.A., Comitato antifascista antimperialista e per la memoria storica, l’incontro si pone in alternativa alla celebrazione del «Giorno del ricordo delle vittime delle foibe» con la quale, dal 2005, sono state assegnate onorificenze ad alcune centinaia di fascisti come il repubblichino parmense Paride Mori, unico caso finora di onorificenza revocata.
Sarà inoltre proiettato il film-documentario La Resistenza italiana in Montenegro di Eric Gobetti, ricercatore dell’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza.
Certo è che, in tanti anni, il «Giorno del ricordo delle vittime delle foibe» non è mai stato all’insegna della pietà verso i morti, ma della strumentalizzazione e delle fantasie revisioniste, come pretesto avanzato da neofascisti e neonazisti per sfilare nelle piazze, compiere atti squadristici e rivendicare l’autoritarismo, il razzismo, l’antisemitismo.
Non c’è nulla di più miserevole e fascistoide che sfruttare tragici episodi del passato per manipolare la storia a proprio uso e consumo.
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mercoledì 3 febbraio 2016

La polizia "promuove" CasaPound: "La violenza? Colpa dei centri sociali"







In un'informativa della direzione centrale alla magistratura il gruppo neofascista "tutela le fasce deboli, difende l'occupazione". Gli scontri di cui l'associazione si rende protagonista sono da incolpare "all'antifascismo militante"

martedì 2 febbraio 2016

[TS] Salvini is not welcome!

Martedì 26 gennaio la prima visita ufficiale di Matteo Salvini a Trieste è stata contestata dall’assemblea cittadina «Trieste Antifascista-Antirazzista» portando in piazza non solo il rifiuto delle politiche razziste e xenofobe, ma anche di quelle omofobe e sessiste che da sempre hanno nella Lega Nord una delle forze politiche promotrici. Una contestazione a volto scoperto, di critica e di controinformazione sociale, contro cui le forze dell’ordine non hanno trovato di meglio che passare subito alle «democratiche» manganellate
Quello che segue è l’intervento tenuto in Piazza Unità dallo storico Claudio Venza il 27 gennaio 2016.
Intervento di Claudio Venza:
La Giornata della Memoria è molto importante perché offre occasioni pubbliche per formare una coscienza storica solida e attenta.
In questa Piazza, il 18 settembre 1938, Mussolini annunciò le leggi razziali, un evento triste ma importante. Su questo fatto, sulle radici e le conseguenze di questi provvedimenti razzisti è tornato disponibile il libro «Il razzismo fascista» che contiene documenti e riflessioni storiche.
La Giornata della Memoria ha una valenza particolare se la usiamo per considerare le responsabilità di molti cittadini italiani che, per motivi abbietti, collaborarono con la macchina della repressione offrendo nomi e indirizzi per la schedatura degli ebrei, elenchi assai utili per la deportazione senza ritorno. Sul collaborazionismo si sono sviluppate, negli ultimi anni, molte ricerche storiche di grande valore come il libro «I carnefici italiani» uscito pochi mesi fa.
La logica feroce e inesorabile dello sterminio degli ebrei, dei rom, dei disabili, e di altre categorie di persone considerate alla stregua di sottouomini, era quella di conquistare la eterna vittoria della razza pura formata solo da individui di superiore qualità. GliUntermenschen, i sottouomini in tedesco, furono destinatari del programma nazista che considerava esseri umani solo i Menschen, cioè gli ariani, che avevano il diritto di spazzare via gli esseri inferiori.
Oggi condanniamo il razzismo di ieri in forma pubblica e diffusa, ma non dobbiamo dimenticarci che esiste un razzismo attuale, forte e in via di ulteriore affermazione. Esso è rappresentato da quelle forze politiche e mediatiche che discriminano e criminalizzano costantemente gli immigrati e che vorrebbero semplicemente la loro eliminazione. E questo atteggiamento rievoca i tratti implacabili del nazismo.
La Lega Nord, e altre formazioni di destra, stanno soffiando sul fuoco della discriminazione e della repressione per far riprendere le fiamme del razzismo con tutte le conseguenze relative. Una riflessione sulla imposizione istituzionale, di circa 70 anni fa, delle norme razziste dei nazisti, e dei loro stretti collaboratori fascisti, deve farci capire quanto l’ignoranza e l’indifferenza, il pregiudizio e la paura diffuse nella società di allora avessero aiutato i gestori di questo programma di assassinii premeditati e legalizzati.
Anche oggi la passività di fronte alle pretese dei razzisti di casa nostra porta in sostanza alla complicità con i crimini che si intravedono e che assomigliano terribilmente a quelli che oggi, 27 gennaio, pubblicamente ricordiamo e condanniamo. Ma accadono anche altre cose preoccupanti: chi protesta contro il razzismo viene aggredito, malmenato e ferito. Lo scopo della violenza poliziesca, che si è scatenata a poche centinaia di metri da questa piazza nella giornata di ieri, è proprio quello di scoraggiare la presa di posizione antirazzista e di costringere all’indifferenza mentre riemergono gli atroci fantasmi del passato. Di un passato che, troppo facilmente, si era creduto sepolto per sempre.
I manganelli usati, senza il minimo pretesto, dai poliziotti contro i manifestanti avevano proprio questo esplicito obbiettivo: non disturbare le celebrazioni razziste. Guardare dall’altra parte di fronte alle provocazioni razziste significherebbe diventare complici dei crimini prossimi venturi.
La lezione storica che possiamo, e dobbiamo, ricavare dalla Giornata della Memoria è quella di attivarsi, sempre e dovunque, per neutralizzare la peste razzista. È questo un compito che fonde la coscienza storica e un attivo impegno civile che ha un alto significato morale, prima ancora che politico..

By staffetta  gennaio 31, 2016

sabato 23 gennaio 2016

Présentation du livre Marx & Foucault Lectures, usagis, confrontations

Marx & Foucault - Christian LAVAL, Luca PALTRINIERI, Ferhat TAYLANCher-è-s ami-e-s,
A l’occasion de la publication du livre MaFoucault (La Découverte, 2015), la Société Louise Michel et le laboratoire Sophiapol (Paris Ouest Nanterre La défense) vous invitent à une soirée de discussion en présence des directeurs de la publication (Christian Laval, Luca Paltrinieri et Ferhat Taylan).
La soirée se déroulera le 28 janvier 2016, au restaurant le Lieu dit, 6 rue Sorbier 75020, de 19 heures-21 heures.
Sur le thème : Michel Foucault : quels rapports avec Marx ?
Michel Foucault connaît aujourd’hui une consécration exceptionnelle en France. Cet auteur devenu un incontestable « classique » est aussi un auteur critique qui a entretenu un dialogue ininterrompu avec Marx comme le montrent ses cours au Collège de France et de nombreux propos qu’il a tenus au cours d’interviews ou de discussions publiques. Faisant un usage constant de Marx mais refusant tout dogmatisme qui se réclamerait de sa pensée, les rapports de Foucault à Marx continuent de faire débat.
Cette question ne relève pas du jeu académique. Elle concerne les usages politiques que l’on fait ou que l’on peut faire de Foucault. Elle engage deux grandes questions aujourd’hui : Foucault est-il un penseur anti-marxiste voire franchement néolibéral comme certains le soutiennent ou bien a-t-il plutôt cherché à renouveler et à étendre le type d’analyses critiques qu’avait effectuées Marx en son temps ?
Le rapport Marx-Foucault pose une autre question stratégique  qui hante la gauche radicale depuis longtemps : comment penser les rapports entre la lutte des classes au sens marxien classique et les résistances ou les contre-conduites qui sont aussi nombreuses et diverses que le sont les relations de pouvoir  comme le veut l’analyse foucaldienne ? Disjonctions irréductibles ou bien articulations possibles ?
La discussion sera introduite par Razmig Keucheyan et Arnault Skornicki :
Razmig Keucheyan, Maître de conférences à l’université Paris-IV-Sorbonne, auteur deHémisphère gauche, une cartographie des nouvelles pensées critiques (Zones, 2013) et de La nature est un champ de bataille ( Zones, 2014).
Arnault Skornicki, Maître de conférences à l’université Paris Ouest Nanterre La Défense, auteur de La nouvelle histoire des idées politiques, avec Jérôme TOURNADRE (Repères La Découverte , 2015), et de La grande soif de l’Etat : Michel Foucault avec les sciences sociales, Les prairies ordinaires, 2015.

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Luca Paltrinieri 

Chargé de recherche, CIRPP, CCI-Paris-Idf
Membre du LabTop - CRESPPA,
UMR 7217, Paris 8/Paris Ouest/CNRSDirecteur de programme
Collège International de Philosophie

Chargé de cours, IED, Université de Paris 8

lunedì 18 gennaio 2016

La «Befana tricolore» dell’estrema destra

Ieri erano tutti celtiche e saluti romani, oggi cercano di camuffarsi da comitati cittadini come «Forlì ai Forlivesi», «Mantova ai Virgiliani», «Rimini ai Riminesi»…
Ieri adoravano il dio Po, Odino e il Walhalla, oggi brandiscono invece il Presepe e il Crocifisso…
Hanno capito che la cultura nazionalpopolare è oggi lo strumento più idoneo per spargere razzismo nella società e magari costruirci sopra qualche mediocrissima carriera di politici locali.
Così, quest’anno in tutt’Italia l’estrema destra ha puntato molto… sulla Befana. Ma Sondrio Antifascista ha sbugiardato l’operazione con una filastrocca e un volantino. Questa la splendida filastrocca:
La Befana vien di notte e i fascisti prende a botte.
Dà una falce al bimbo bello e un martello a suo fratello
sono doni popolari da lasciare ai proletari.
La Befana è tutta rossa e ci guida alla riscossa:
«Su compagni! Giù dal letto, non è tempo di dormir!
Testa alta e pugno chiuso verso il sol dell’avvenir!!»
E questo il volantino distribuito per le vie di Sondrio:
SMASCHERIAMO LA BUFFONATA DELLA «BEFANA TRICOLORE»
La chiamano «Befana Tricolore» e usano slogan come «solidarietà italiana» ed «aiuto alle famiglie disagiate» per far breccia nelle coscienze meno informate; dicono di volere distribuire giocattoli ai bambini, in realtà cercano di comperare la tua benevolenza ed il tuo consenso.
Parlano di bambini e fanno politica, e la fanno usando lo strumento del razzismo, ancora più odioso se si pensa che, ad essere discriminati, sono altri bambini: quelli che non vengono da una famiglia italiana (ma poniamoci una domanda, se la famiglia italiana fosse di colore o musulmana riceverebbe questi doni?). Come se indigenza e povertà riguardassero un’etnia, una nazione, e non una condizione diffusa dove c’è ingiustizia sociale e sfruttamento.
Usano tuo figlio per arrivare a te; usano la debolezza della tua condizione economica e lo sguardo di tuo figlio per farti diventare come loro: RAZZISTA, FASCISTA, XENOFOBO.
Sono soltanto dei vili vigliacchi ed ipocriti razzisti, e come tutti i razzisti fanno schifo.
Tu, con loro, non hai proprio nulla a che spartire.
Se uscissero con li loro vero volto (Forza Nuova, CasaPound…) non ti avvicineresti ai loro gazebo!!
AMA L’UMANITÀ, ODIA IL RAZZISMO!
Azione Antifascista – Sondrio
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By staffetta  gennaio 6, 2016Risultati immagini per befana fascista

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