martedì 29 luglio 2008

2 agosto 1980




A g o s t o
di Claudio Lolli

(per la strage dell'Italicus, del 4 agosto 1974)


Agosto. Improvviso si sente
un odore di brace.
Qualcosa che brucia nel sangue
e non ti lascia in pace,
un pugno di rabbia che ha il suono tremendo
di un vecchio boato:
qualcosa che urla, che esplode,
qualcosa che crolla,
un treno è saltato.
Agosto. Che caldo, che fumo,
che odore di brace.
Non ci vuole molto a capire
che è stata una strage,
non ci vuole molto a capire che niente,
niente è cambiato
da quel quarto piano in questura,
da quella finestra
Un treno è saltato.
Agosto. Si muore di caldo
e di sudore.
Si muore anche di guerra
non certo d'amore,
si muore di bombe, si muore di stragi
più o meno di Stato,
si muore, si crolla, si esplode,
si piange, si urla.
Un treno è saltato._____________________________


2 agosto, strage di Stato
mercoledì 30 luglio,
ore 21, assemblea presso il Circolo Berneri Assemblea Antifascista Permanente - Bologna


domenica 13 luglio 2008

La morte di Funari, avanguardia della tv spazzatura (da Senza Soste)


Propongo alla lettura uno dei rari articoli critici degni del nome sul ruolo di "comunicatore" svolto da Gianfranco Funari, in questi giorni coralmente e uniformemente celebrato nella neo-Italietta consensuale.






La morte di Funari, avanguardia della tv spazzatura


Karl Kraus, vero e ultimo moralista del '900, scriveva "Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di qualcuno un giornalista". Gianfranco Funari, cabarettista e avventuriero dello spettacolo, frasi come queste non le scriveva ma le intuiva, le rappresentava in trasmissioni fatte di luoghi comuni portati all'eccesso e di pieno e consapevole uso della televisione spazzatura. Del resto è celeberrima la frase che racchiude la sua concezione della comunicabilità del mezzo televisivo dove "per essere eccezionali bisogna mascherarsi da normali, abbassarsi al gradino più basso, corteggiare senza pudore le casalinghe".
E qui c'è tutta un'idea della televisione generalista come strumento che può attrarre consenso tramite l'espressività del banale che è sia alla radice dell'uso del luogo comune come veicolo di contenuti critici che della imposizione delle leggi dell'avanspettacolo come dispositivo di raccolta del consenso in politica. Come tutte le avanguardie, anche se dell'utilizzo della tv spazzatura, Gianfranco Funari si trova nel posto giusto al momento giusto.

Continua a leggere nel sito Senza Soste

venerdì 4 luglio 2008

Manifestazione migranti - Bologna 5 luglio

Bologna 5 luglio 2008:
Corteo dei/delle migranti e antirazzisti/e contro il pacchetto sicurezza e la legge Bossi-Fini
Tutti noi migranti subiamo il razzismo crescente legittimato dalle campagne contro i clandestini e i rom, tutti conosciamo controlli di polizia ormai quotidiani. È una situazione che viviamo da anni, ma decreto e il disegno di legge del governo la peggiorano, e confermano pienamente l’impianto della legge Bossi-Fini.
Quei provvedimenti indicano noi migranti, tutti noi migranti, come potenziali nemici e criminali. In questo modo vogliono ridurci al silenzio prima di tutto nei posti di lavoro, per azzerare le lotte e le rivendicazioni costruite in questi anni, per renderci disponibili ad accettare anche il peggiore sfruttamento. Per questo rilanciamo la parola d’ordine dello sciopero del lavoro migrante, per colpire il meccanismo fondamentale della Bossi-Fini: il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro.
Noi sappiamo che questi provvedimenti riguardano anche le lavoratrici e i lavoratori italiani: il governo si rivolge a loro quando indica noi migranti come nemici. Il governo risponde con la paura alle richieste di sicurezza, ma la paura non cambierà nulla. Le lavoratrici e i lavoratori italiani continueranno a non arrivare a fine mese e fare lavori precari e insicuri, mentre centinaia di migliaia di lavoratori 'regolarmente' in nero chiamati clandestini, continueranno a lavorare privi di ogni sicurezza e diritto mandando avanti una parte consistente dell'economia di questo paese.
Dopo la MayDay del 1 maggio è aperta la strada per una lotta comune a partire dal protagonismo dei migranti: si può reagire e sconfiggere la paura e la solitudine di una condizione migrante, operaia e precaria che è il vero obiettivo di queste leggi.

Per questo i migranti hanno deciso di continuare la mobilitazione e dopo un percorso di assemblee di convocare una grande manifestazione sabato 5 luglio. Facciamo appello a tutti/e per sostenere questa manifestazione, mobilitarsi, partecipare: perché oggi una manifestazione dei migranti è una manifestazione per tutti/e.

  • Contro il razzismo
  • Per rifiutare il reato e l’aggravante di immigrazione clandestina
  • Per il diritto d’asilo
  • Per rompere il legame tra permesso di soggiorno e lavoro
  • Per stabilire una regolarizzazione permanente slegata dal lavoro e dal salario e chiudere tutti i CPT


COORDINAMENTO MIGRANTI BOLOGNA E PROVINCIA, Ass. senegalese JUBBO Sant'Agata Bolognese; Ass. senegalese KOCC BARMA Calderara di Reno; Ass. Sopra i Ponti Bologna; Ass. Press Afric Bologna; Ass. culturale Radici Peruviane Bologna; Ass. sportiva marocchina HILAL Baricella; Ass. Integrazione Vera Bologna; Ass. della Costa d'Avorio Bologna; Comunità Pakistana di Bologna; Ass. senegalese di Bologna Cheikh Anta Diop; United Asian Workers Association Bologna; Lavoratori marocchini di Molinella; Associazione Fratellanza Pakistana di Portomaggiore; A.I.AB Associazione degli Immigrati non comunitari dell'Appennino Bolognese.


Aderiscono: Xm24; Laboratorio Crash!, Vag61; C.s. Tpo; Lazzaretto Autogestito; Livello 57; Circolo Anarchico C. Berneri; Usi - Ait, Lavoratrici e Lavoratori Anarchici; Confederazione Cobas Bologna; Cobas Scuola – Bologna; Asia Rdb-Cub; Collettivo Figlie Femmine; Comitato Palestina Bologna; Harambe; Spazio Sociale Studentesco; Assemblea Antifascista Permanente; Circolo Iqbal Masih; Lista Reno; Disarmiamoli Bologna; QueeRingBo; Confederazione Unitaria di Base Bologna; Sinistra Critica Bologna; Ass. Città Migrante Reggio Emilia; Collettivo Amazora Bologna; Associazione “il Bene Comune”; Circolo “Che Guevara” PRC Castel San Pietro; “Laboratorio femminista Kebedech Seyoun”; Associazione 3 Febbraio; Socialismo Rivoluzionario; Associazione SOKOS; Partito Comunista dei Lavoratori Bologna; Associazione medica N.A.Di.R.; Rete 28 aprile; Ass. Un Ponte Per Bologna; Rete delle Donne di Bologna.

Meeting point in piazza XX Settembre (di fronte all'autostazione di Bologna, inizio via Indipendenza), a partire dalle ore 15:30.
Corteo lungo via Indipendenza, via Ugo Bassi, Prefettura, ritorno in via Ugo Bassi, via Rizzoli

Conclusione in piazza Re Enzo

NON E' IL MOMENTO DI AVERE PAURA
PRENDIAMOCI UNA BOCCATA DI LIBERTÀ



martedì 1 luglio 2008

Il primo furto non si scorda mai

Nei commenti alla riedizione dell'intervista di E. Balibar sul razzismo anti-immigrati in Europa, abbiamo discusso di fascisti ringalluzziti che rialzano la cresta...
e, per inevitabile associazione d'idee, mi è tornata alla mente una canzone:




Il primo furto non si scorda mai
di Dario Fo ed Enzo Jannacci

"Il primo furto non si scorda mai!"
Un vecchio ergastolano me l'ha detto;
"si comincia quasi sempre dai pollai,
fuggendo con il pollo stretto al petto!"
Ero appena Avanguardista;
giovane, incensurato...
giovane e incensurato:
ero appena Avanguardista.
Io giravo per i pollai
per addestrarmi sul pollo;
volevo farci un po' il callo:
io, i pollai, non li ho visti mai!
Ma che ro... Ma che rogna disastrosa:
c'era anche l'oscuramento,
la pioggia, la neve e anche il vento;
ed in bianco venni a casa!
Ai, aiaiai; Ai, aiaiai;
il primo furto non si scorda mai!
Ai, aiaiai; Ai, aiaiai;
il primo furto non si scorda più!
Ma, in un bel parco, incocciai
in un pollaio grande e un po' isolato...
Scassai la rete e dentro mi cacciai
e vidi un bel tacchino appollaiato!...
Ero appena Avanguardista:
non conoscevo i tacchini!
Chi conosceva i tacchini
era Giovane Fascista!
Pian piano, la mano allungai
per abbrancare il pennuto!
...una beccata beccai,
che mi trovai... svenuto!
Ai, aiaiai; Ai, aiaiai;
il primo furto non si scorda mai!
Ai, aiaiai; Ai, aiaiai;
il primo furto non si scorda più!
Ma che ro-oo.... Ma che rogna disastrosa!
Rinvenni in un ospedale;
però quello di San Vittore:
quel tacchino micidiale...
...era un'aquila imperiale!
Ma che razza di destino!
Io fui spedito al confino,
e poi seppi che fui condannato
per "Vilipendio dello Stato"
Perciò, Ahi, ahiahiahi, Ahi, ahiahiahi:
il primo furto, non lo scordo mai;
Ahi, ahi ahi ahi; ahi, ahi, ahi, ahi;
il primo furto non lo scordo più!
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